
La notizia della scomparsa di Pamela Genini giunge in modo nefasto, suscitando grande amarezza per la sua triste storia. Quella stessa determinazione che l’aveva portata lontano dai suoi esordi timidi in Valle Imagna si è scontrata con un destino crudele. Fin da bambina, Pamela era una figura riservata. I suoi nove anni erano segnati più dal silenzio che dalle chiacchiere, uno sguardo attento che preferiva starsene in disparte.
È stata l’adolescenza ad accendere in lei una nuova luce, rivelando un fascino naturale e l’ambizione di costruirsi un futuro oltre i confini di Bergamo. Le radici familiari erano solide ma segnate dalla prova. Il padre Sergio, muratore, aveva conosciuto la madre Una in Russia, per poi tornare in Italia e formare una famiglia. Ma è proprio un evento spiacevole che colpì il padre a segnare per sempre la vita di Pamela e della sua famiglia.
Un grave incidente nel 2008 compromise la salute del genitore, divenuto tetraplegico e incosciente in seguito ad una caduta dall’impalcatura. Un episodio che segnò un periodo difficile per tutti, proprio durante l’adolescenza di Pamela. Il suo percorso di crescita è stato un’evoluzione costante: il cambio d’immagine con i capelli biondo platino, la decisione di lasciare il liceo artistico e la ricerca di una propria indipendenza.

Chi la descrive ricorda una ragazza elegante e con le idee chiare, ma anche un lato fragile, alimentato dalle difficoltà in famiglia. Dopo un tentativo come parrucchiera, Pamela ha trovato la sua strada nel mondo dei social network, costruendo con determinazione una carriera da influencer. La partecipazione a un reality e il lancio della sua linea di costumi, “EP SheLux”, ne erano la prova tangibile.
Appena un mese fa, il suo sorriso sul red carpet di Venezia simboleggiava un traguardo raggiunto. Oggi, quella stessa casa di famiglia che aveva visto tanti cambiamenti è al centro di un dramma inatteso, che lacera una vita ancora giovane e spezza un sogno costruito con tanta fatica.