Paderno, Riccardo C. incontra il nonno: cosa è accaduto (2 / 2)

Nel frattempo Riccardo dopo aver tolto la vita a mamma Daniela, papà Fabio e il piccolo Lorenzo di 12 anni, è stato recluso in un penitenziario per minori. Per i giudici non solo il soggetto è pericoloso ma potrebbe compiere di nuovo un gesto del genere.

La gip nell’ordinanza di custodia cautelare ha ritenuto Riccardo C. una persona che non riesce a controllare i suoi impulsi. Egli in un primo momento aveva anche affermato che fosse stato il padre a colpire per primo la madre e il fratelli togliendo loro la vita, e poi lui avrebbe colpito di conseguenza il padre.

Una versione che i carabinieri hanno raccolto, ma che non gli ha convinti del tutto anche visto gli atteggiamenti che il giovane. E poi messo sotto torchio per ore in caserma ha confessato di essere stato solo lui l’autore del gesto. E a questo punto sono scattati i provvedimenti giudiziari.

L’accusa è quella di delitto aggravata dalla premeditazione. Adesso il giovane prima di poter affrontare il processo penale ha avuto l’autorizzazione ad incontrare il nonno, incontro che da come apprendiamo si è tenuto proprio in queste ore all’interno dello stesso penitenziario minorile

“Riccardo è provato, non è una condizione facile, aspetta il nonno” – così aveva già riferito nelle scorse ore il suo legale Amedeo Rizza. La difesa chiederà che al giovane venga effettuata una perizia psichiatrica questo in modo da valutare la sua capacità di intendere e volere.

Tutti riferiscono come il rapporto tra i famigliari e Riccardo fosse idilliaco. Da quanto si apprende però il colloquio con i nonni non sarebbe stato proprio tranquillo come ci si poteva aspettare e in base alle indiscrezioni sarebbero volate parole grosse con tono di voce anche molto alto. Staremo a vedere se sul colloquio si conoscerà di più nelle prossime ore.