Si trova presso il Beccaria di Milano, Riccardo Chiaroni, responsabile della strage familiare che ha scosso Paderno Dugnano e tutti noi. In attesa dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, che avverrà domani, giovedì 5 settembre, lo studente ha ribadito il suo “disagio” e la” voglia di liberarsi, emanciparsi dalla famiglia”, anche se non ha parlato di episodi specifici che avrebbero causato il “malessere”.
Non si sentiva compreso, Riccardo, che frequentava il liceo scientifico Gadda di Paderno e che a giorni avrebbe iniziato il quinto anno, giocava a pallavolo, usciva con gli amici e il quadro fatto da chi lo conosceva era quello di un ragazzo normale. Nessuno era riuscito a cogliere il suo “disagio”, ma del resto nemmeno Riccardo, a quanto pare, ci riesce, parlando così: “Non so davvero come spiegarlo. Mi sento solo anche in mezzo agli altri”.
Il giovane ha aggiunto: “Non avevo un vero dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse”. Lo stesso pm , nel corso della conferenza stampa, ha dichiarato che non c’erano segnali di allarme rispetto alla mattanza che poi si è consumata, e che, proprio per il fatto che il 17enn era molto riservato da sempre, anche un suo atteggiamento pensieroso potenza passare inosservato.
La procuratrice ha solo segnalato che Riccardo ascoltasse “ musica molto triste” e il debito in matematica che stava provando a recuperare non sembra riconducibile alla strage. Ma qual è il problema di Riccardo Chiaroni? Parrebbe da ricercarsi in quelli che, scientificamente, si chiamano problemi mentali, definiti anche disturbi psicologici, disturbi psichici o disagi mentali, che influiscono su vari aspetti della vita e possono essere di diversa intensità e tipologia.
Sono gli specialisti gli unici a poter diagnosticare e aiutare la persona che ne soffre, a fronteggiare un problema di questo tipo, analizzando le cause del disagio psicologico.