Paderno, la strana richiesta di Riccardo dal penitenziario (2 / 2)

Il 17enne autore del fatto di cronaca in questione in queste ore, interrogato nuovamente dai magistrati, ha chiesto perdono per quanto commesso. Pare si sia reso conto della gravitĂ  del gesto effettuato e ha dichiarato che non avrebbe voluto che le cose finissero in questa maniera.

Quella resa agli inquirenti è una dichiarazione che fa venire i brividi. Il ragazzino avrebbe infierito molte volte, circa 39, sul corpo del fratellino che è stato trovato senza vita sul letto della cameretta. Nella stessa stanza ma i punti diversi sono stati trovati i corpi esanimi di mamma e papà.

Gli inquirenti in un primo momento avevano raccolto la testimonianza del ragazzo che aveva detto come fosse stato il padre a cominciare la mattanza, togliendo la vita alla madre e al fratellino. Sarebbe stato poi lui a scagliarsi sul padre togliendo a sua volta la vita a quest’ultimo. Con le indagini e con il passare delle ore si è capito che il racconto del giovane aveva delle falle, e così è stato lui stesso, in lacrime, a confessare.

E in queste ore dalla casa circondariale per minori ha fatto una richiesta ben precisa. Riccardo vuole impegnarsi lo stesso a scuola e per questo ha chiesto di poter studiare matematica. La sua intenzione è presentarsi a scuola per recuperare la materia.

“Mi ha detto che vorrebbe farlo a breve” – così ha riferito don Claudio Burgio cappellano dello stesso penitenziario. “Abbiamo parlato pochi minuti. Ho cercato di salutarlo in un momento più tranquillo. Gli ho portato il mio libro “Non esistono ragazzi cattivi” – queste ancora le parole del sacerdote.

“La comprensione è fatta di ascolto, empatia, pietas, intuito e silenzio. Non dico che dobbiamo tacere. Il nostro ruolo di psichiatri e terapeuti rimane, ma “pubblicamente” mostra delle fragilità. Interessanti sarebbero anche le voci di sociologi, insegnanti e naturalmente scrittori di oggi e di ieri (Dostoevskij)” – queste inoltre le parole di Vittorio Lingiardi scrittore e saggista intervistato da Repubblica circa il caso di Paderno Dugnano.