Paderno, la confessione raccapricciante del 17enne: "Io e mio fratello…" (2 / 2)

Riccardo in queste ore è stato ascoltato con molta attenzione dai magistrati e dalle forze dell’ordine. Il giovane in un primo momento sembrava non avere sentimenti di pentimento ma con il passare delle ore è crollato e ha chiarito la sua posizione, tentando di dare una giustificazione al suo gesto.

All’operatore del 118 aveva parlato singhiozzando così come aveva fatto con i carabinieri affermando di aver solo tolto la vita al padre. I militari hanno però subito intuito che nel racconto del giovane ci fossero delle falle e infatti andando avanti con gli interrogatori il ragazzo ha confessato.

Ha detto di aver tolto lui la vita a tutti i membri della sua famiglia. Sarebbero 68 i colpi inferti in totale ai membri della famiglia di cui 39 solo sul corpo del fratellino, almeno questo è emerso dalle prime ispezioni dei corpi condotte dal medico legale.

“Io e mio fratello eravamo in camera: io stavo giocando con il computer con dei miei amici, poi non mi ricordo verso che ora, ma poco dopo le dieci, sono andati a letto e io sono andato al piano di sotto e ho guardato la televisione. Poi mi sono messo con il telefono e a un certo punto sono andato in bagno” – così ha detto agli inquirenti Riccardo. “Ho sentito urlare mio fratello. Allora sono andato verso il piano di sopra: mio padre era in piedi, ma chinato in avanti verso il letto di mio fratello e mio fratello sul letto. E mia madre era a terra” – questa la prima versione fornita dal ragazzo.

Dopo di ciò il 17enne ha detto agli inquirenti di aver colpito il padre dopo aver visto l’oggetto contundente. Non ricordo quante coltellate ho dato a mio fratello, erano tante. Non ricordo se ho colpito prima mio padre o mia madre. Quest’ultima però è stata la prima ad accasciarsi a terra dopo poche coltellate. Io pensavo di inscenare che fosse stata mia madre in modo tale da poter continuare a vivere. Il piano era di togliere la vita con un colpo a mio padre e mio fratello e poi far finta che mia madre mi avesse aggredito e io mi fossi difeso. Poi, quando ho visto che non perdevano la vita ho cambiato versione, sostenendo che era stato mio padre”.