Ottavia Piana è stata salvata, dopo 75 lunghe ore, in cui il meccanismo dei soccorsi non si è mai fermato. La speleologa è stata portata all’ospedale bergamasco Giovanni III, a bordo di un’ eliambulanza di Brescia e, da allora in poi, gli italiani sono in attesa di aggiornamenti sulle sue condizioni di salute.
Per il momento, dalla stampa emerge che la donna presenta lesioni al volto, al torace e ad una gamba ma occorreranno esami ed analisi approfondite per capire la loro gravità e il percorso che dovrà affrontare.
Ottavia, che è stata alimentata con una flebo e con gel energetici, non ha mai perso conoscenza, anche se ha alternato momenti di veglia a momenti di sonno. Non si è mai alzata dalla barella, dove è rimasta coperta da una tutona impermeabile e antivento, riscaldata tramite tubi speciali in cui scorre aria calda.
Mauro Guiducci, vicepresidente del Soccorso alpino e speleologico , ha dichiarato: “I soccorritori hanno analizzato le lesioni sul campo, non sono di piccola entità e sono state riscontrate in tempo reale. Man mano che l’intervento di soccorso è andato avanti i nostri tecnici hanno affrontato sia gli aspetti legati alla medicina sia a quelli legati alla psicologia dell’emergenza, legati in particolare alla lunga permanenza in cavità”.
Il più grande pericolo è scampato ma le condizioni della speleologa bresciana, ad oggi ricoverata, sono costantemente monitorate in attesa dell’emissione, da parte del nosocomio in cui è ospedalizzata, di un bollettino medico. Ovviamente noi continueremo a seguire il suo caso, fornendovi gli opportuni aggiornamenti poiché la sua storia ha commosso e preoccupato il mondo dell’informazione.