Orsa JJ4, l’esito choc dell’autopsia sul corpo di Andrea Papi (2 / 2)

Da La stampa e da diverse altre testate nazionali apprendiamo una notizia clamorosa: l’orsa Jj4 è innocente, ossia non sarebbe stata lei ad aggredire Andrea Papi, il runner ucciso in Val di Sole, in Trentino. Di questo è sicura la Leal (Lega Antivivisezionista) che, in una sua nota, davvero molto dettagliata, ha scritto: “Dalla relazione tratta dalla perizia veterinaria forense che perviene dal rappresentante legale di Leal Aurora Loprete si apprende che non è stata l’orsa Jj4 ad aggredire Andrea Papi ma si prova quanto segue: La dentatura di un animale, per la medicina veterinaria forense, ha lo stesso valore delle impronte digitali umane e quindi la scienza in questa perizia smentisce le menzogne raccontate da Fugatti: nelle relazioni si legge infatti che: ‘Sono state rilevate lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto’.

Riporto fedelmente quanto scritto su La Stampa, che riprende tutta la nota della Leal: “Le femmine di orso presentano infatti misure inferiori rispetto ai maschi sia come massa corporea sia come misure dentali” e la relazione continua ancora aggiungendo altri dettagli: ‘Come correttamente riferito dal dottor Barbareschi, le ferite riscontrate non sono riconducibili ad una attività predatoria, il corpo, infatti, non presenta segni di consumo. La descrizione delle lesioni non corrisponde nemmeno alle ferite che si riscontrano in caso di attacco finalizzato alla eliminazione dell’avversario'”.

La perizia veterinaria forense non ha analizzato esclusivamente gli aspetti dell'”attacco fisico” ma si soffermata anche sulle ” indagini molecolari”. La Leal, in proposito, ha ritenuto obbligatoria una precisazione: “Essendo quella trentina una popolazione derivante da pochi soggetti capostipiti, sappiamo che essa è caratterizzata da una limitata variabilità genetica. Se da un lato varie fonti non ufficiali si esprimono con avverbi di non certezza (esempio: presumibilmente), dall’altro lato, al contrario i provvedimenti prospettati sul destino dell’orso lasciano dedurre che l’identificazione sia avvenuta con elevato grado di certezza”.

Nella parte finale della nota si legge: “Relativamente alla natura dell’attacco, esso è riconducibile a un tentativo protratto di allontanamento e dissuasione da parte dell’orso sulla vittima. Anche relativamente a questo aspetto, le evidenze riscontrate non consentono di classificare l’azione lesiva né come un attacco deliberato né come una predazione”.

Le perizie forensi a firma del dottor Roberto Scarcella e dottoressa Cristina Marchetti sono state depositate presso il Tar e Gian Marco Prampolini, Presidente della Leal , ha dichiarato apertamente che si batterà ancora più aspramente affinché le illegittime ed illogiche ordinanze di abbattimento non possano mietere vittime innocenti, chiedendo sin da ora l’immediata liberazione dell’orsa. L’associazione chiosa: “Al momento non è dato sapere cosa possa aver spaventato l’orso, ma la scienza scagiona le orse trentine; e la tipologia di attacco scagiona definitivamente tutti gli orsi. Con questo Leal smaschera la farsa costruita artatamente da Fugatti e dalla sua Giunta e ne chiede le immediate dimissioni”. Tutto quello che è stato detto finora sulla morte di Papi ha un finale nuovo, tutto da riscrivere. Ovviamente saremo pronti a fornirvi i dovuti aggiornamenti.