Orrore su La Russa e Fontana: gli italiani sono scesi in piazza

Orrore sui presidenti rispettivamente di Camera e Senato, è successo qualcosa di impensabile. Vediamo nel dettaglio che cosa è successo e perchè si è scesi in piazza.

Orrore su La Russa e Fontana: gli italiani sono scesi in piazza

Ormai ci siamo quasi. Il nuovo Esecutivo guidato da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sta per cominciare la sua opera di Governo. Nella giornata del 21 ottobre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato incarico proprio alla Meloni di formare il nuovo Esecutivo. Di fatto quindi la Meloni è diventata la prima Premier donna della storia della Repubblica. Tantissima la soddisfazione in tutto il centrodestra, che si è presentato compatto da Mattarella. 

Dopo le polemiche scaturite per un audio di Silvio Berlusconi, fatto circolare a sua insaputa, la situazione si è calmata. Berlusconi si era rivolto ai parlamentari di FI facendo delle affermazioni molto pesanti sulla situazione in Ucraina, e sullo stesso Zelensky, presidente di quel Paese. Lui stesso ha poi spiegato in una nota stampa il significato delle sue parole e la stessa Meloni era stata chiarissima in proposito, affermado che il suo Esecutivo avrebbe seguito la linea europeista e atlantista e che non ci fosse posto per chi non fosse d’accordo con questa linea. Ma purtroppo in queste ore gli italiani sono scesi improvvisamente in piazza e ci sono stati episodi non piacevoli.

Corteo a Roma

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, a Roma nelle scorse ore vi è stato un corteo degli studenti. La manfiestazione si è tenuta nella giornata del 21 ottobre ed è partita dal rione Ostiense per poi concludersi nei presso del Miur, il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca. “Nessun voto rappresenta la nostra rabbia” e “Contro la scuola dei padroni dieci, cento, mille occupazioni” – questi alcuni slogan mostrati sui cartelloni dagli studenti. 

I manifestanti hanno appeso anche dei manichini rappresentanti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, rispettivamente neo presidenti di Senato e Camera. Un gesto che è stato fatto proprio nel giorno in cui il Governo si formava. Il gesto, secondo quanto è stato raccolto da RomaToday, è da riferirsi a una frangia più agitata del corteo.

Durante il corteo ci sono stati lanci di uova e le bandiere della Russia e della Nato sono state date alle fiamme. In questi giorni numerose occupazioni poi sono previste in molte scuole superiore delle Capitale. Le forze dell’ordine sono intervenute per riportare la calma all’interno della manifestazione. “Ci attendiamo che il sindaco di Roma Gualtieri, città teatro della manifestazione, ed il presidente della Regione Zingaretti condannino immediatamente questo gesto esecrabile”– questa la nota di Davide Bordoni, consigliere della Lega della città di Roma.

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