Una denuncia presentata nei giorni scorsi da una detenuta ha acceso i riflettori su un gravissimo episodio avvenuto all’interno di un penitenziario italiano. Al centro della vicenda, la denuncia presentata da una detenuta trans, che si sarebbe trovata a condividere la cella con quattro uomini.
Secondo le prime ricostruzioni, ancora in fase di verifica, la detenuta trans avrebbe segnalato condizioni di forte disagio e pericolo, tali da spingere l’amministrazione penitenziaria ad attivare accertamenti interni. Le autorità giudiziarie, intanto, stanno raccogliendo testimonianze e documentazione per stabilire eventuali responsabilità, mentre la vicenda ha già attirato l’attenzione dei garanti dei diritti dei detenuti e delle associazioni che si occupano di tutela delle persone LGBTQ+.
Il caso riporta al centro del dibattito pubblico il tema, mai risolto, della gestione dei detenuti trans negli istituti di pena italiani, dove sovraffollamento, carenza di personale e ritardi burocratici contribuiscono a generare situazioni critiche.
La collocazione delle persone trans in ambienti non idonei, o addirittura pericolosi, rappresenta una violazione dei principi sanciti sia dalla Costituzione che dalle convenzioni internazionali in materia di diritti umani. Le informazioni ufficiali restano per ora parziali, ma il racconto della detenuta è da brividi.
Nella sua cella sarebbero entrati quattro detenuti uomini che l’avrebbero poi circondata non lasciandole scampo o via di fuga. Attimi tremendi, di grande tensione e paura, sfociati poi nel peggiore degli incubi. “Mi hanno st…”: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.