
Partiamo col dire che è un caso proveniente da oltreoceano, esattamente dagli Stati Uniti d’America ma che, in brevissimo tempo, ha fatto il giro del mondo e tutti sono rimasti increduli, sino a chiedere pene esemplari verso chi si è macchiato di un simile reato. Quanto accaduto, se solo non fosse stato accertato come reale, potrebbe sembrare il frutto della mente di un regista dell’horror. Il 16 dicembre 2022, in Arkansas, le autorità locali hanno fatto una macabra scoperta che ha lasciato sconvolta un’intera comunità. Gli agenti hanno rinvenuto il cadavere di un bambino di 6 anni, seppellito sotto le assi del pavimento nella casa dove viveva insieme alla famiglia e alla sorellina che è riuscita a sopravvivere, seppur versi in gravissime condizioni, lottando tra la vita e la morte.
La piccola, non appena i soccorritori sono giunti presso l’abitazione in cui il dramma si è consumato, si sono subito accorti di quanto critico fosse il suo stato, in quanto ha riportato ferite multiple e ustioni al cuoio capelluto. Quella di cui sto per parlarvi è una storia di degrado, abbandono, noncuranza da parte delle istituzioni, dinnanzi agli appelli disperati di una nonna che ha fatto di tutto per ottenere la custodia dei suoi nipotini, dopo aver constatato le disumane condizioni igienico-sanitarie in cui i due minori vivevano.
La stessa donna ha messo al corrente la Polizia della necessità di intervenire, per scongiurare un tragico epilogo. Le autorità hanno risposto al suo appello quando già era troppo tardi, in quanto, raggiunta l’abitazione, si sono trovati dinnanzi ad una scoperta a dir poco sconcertante. Dopo aver perlustrato a tappeto la casa dell’orrore, sotto il pavimento del corridoio dell’abitazione, hanno rinvenuto il cadavere del bimbo di sei anni, in stato di decomposizione.
Nessuno lo avrebbe mai ritrovato, senza la pulce nell’orecchio messa dalla nonna. Ma quello che è accaduto dopo, quello a cui gli inquirenti sono pervenuti, come nelle peggiori pellicole cinematografiche del genere horror, è davvero atroce. Il bimbo è stato ucciso dalla madre, la 28enne Ashley Roland, accusata di omicidio, manomissione di prove fisiche e abusi sui minori, assieme al suo fidanzato, il 33enne Nathan Bridges.
I due sono finiti in manette e sono detenuti nella prigione della contea di Lee, in attesa del processo. Intanto le indagini per ricostruire l’accaduto proseguono. Gli agenti della polizia dello stato dell’Arkansas ritengono che il bimbo sia stato ucciso più di tre mesi fa, anche se non si sa ancora come. Tutto è rimesso all’esame autoptico. Dai risultati, potremmo avere maggiori informazioni riguardo alle modalità con cui la madre-assassina ha posto fine alla sua esistenza.