Ornella Vanoni, la notizia sulla morte: italiani in lacrime (2 / 2)

Ornella Vanoni continua ad affascinare e ad ispirare i cantanti di tutto il mondo. In tanti hanno provato ad imitarla ma è praticamente impossibile, trattandosi di  un’artista davvero eccezionale, nella sua unicità. Pochi giorni fa, ha dichiarato apertamente che non parteciperà al Festival di Sanremo, sentendosi a disagio ma che, da ospite della kermesse, avrebbe volentieri duettato con Damiano dei Maneskin, ma senza il gruppo. 

Ornella Vanoni ha rilasciato un’intervista a tutto tondo al Corriere della Sera che, in un punto, in particolare, ha commosso fortemente i lettori. Un’artista che ha ammesso d’essere nata ricca e annoiata; malinconica, desiderosa di poter giocare con gli altri bambini per strada, senza che venissero imposte privazioni da parte dei genitori.

Descrive sua madre e suo padre come due persone borghesi. Suo padre le faceva tenerezza, era depresso. Ornella è una donna che non ha paura di descrivere i preconcetti della borghesia nei confronti del teatro, visto come qualcosa di peccaminoso, così come il rapporto con uno suo grande protagonista, Giorgio Strehler, sposato.

Alessandro Venturelli, è appena arrivata la conferma da Torino Alessandro Venturelli, è appena arrivata la conferma da Torino

Un’intervista davvero lunga, in cui la Vanoni parla del suo concetto di amicizia, basato sulla condivisione di gioie e insuccessi; per poi tuonare: “Non trovo giusto che Milano non mi riconosca nulla. A Carnevale in città sfilano tre maschere: quella di Berlusconi, del cardinal Martini e la mia. Dovrò rappresentare o no qualcosa per la città?”.

Al che, il giornalista le ha chiesto che cosa desidererebbe. E lei ha risposto: “Da morta daranno il mio nome a una via: non mi interessa. Vorrei occuparmi da viva di un teatro, come Renato Pozzetto, che è coinvolto nel Lirico. Oppure occuparmi delle carceri: a Bollate c’è un gruppo di detenuti che vorrebbe cantare”. Una frase che ha raggelato i suoi fan che no riescono ad immaginare quel giorno in cui lei non ci sarà più.