Ornella Vanoni è un’artista eccezionale che, prossima a compiere i suoi 90 anni, si è raccontata e lo ha fatto con il suo solito modo di fare, senza filtri, senza peli sulla lingua, con ironia ma al tempo stesso con grande profondità d’animo, in una lunga intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
L’artista ha parlato praticamente di tutto, passando, con i ricordi, dall’amore, alla depressione, all’infanzia con i ricordi della Seconda guerra Mondiale. Una donna che ha attraversato, lungo la sua esistenza, i momenti storici e politici più bui, ha tanto da raccontare, ovviamente.
Nell’intervista non poteva mancare lo straziante ricordo della sua Milano del dopoguerra, ma il passaggio che più di tutti ha toccato nel profondo i lettori e i fan è stato quello in cui l’artista ha affrontato un argomento davvero molto forte, quello del trapasso che arriva per tutti. Giunge per ogni individuo il momento del congedo terreno, e su questo la cantante ha un’idea ben precisa.
Non ha paura di morire, anzi, al Corriere della Sera ha precisato: “Capirò quando sarà il momento di andarmene, quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me. Non voglio fare come mia zia, che ha vissuto fino a 107 anni: un tormento, con la mente lucida e il corpo infermo. Non riusciva a morire, era disperata. Si trova sempre un modo per decidere quando e come andare via. Se non c’è, lo si inventa”.
Parole sagge, profonde, quelle di Ornella Vanoni, una donna che sa sempre cosa dire e quando dirlo, e anche stavolta ha colpito tutti nel profondo per lo spessore delle sue esternazioni che hanno fatto il giro delle testate d’informazione e che, gioco forza, ci invitano alla riflessione per la loro verità.