Una grande artista, dalla fama e dal successo indiscusso, Ornella Vanoni. Eppure ci sono cose che non tutti sanno sul suo conto se non i fan, coloro che conoscono perfettamente ogni piccolo lato di questa straordinaria donna. Parliamo non del suo lavoro, ma dei suoi amori. Ornella ha scelto di raccontarsi in una lunga intervista rilasciata a Grazia .
Aveva 19 anni quando si innamorò per la prima volta. Parliamo di un vero e proprio colpo di fulmine con il regista Giorgio Strehler. Nel 1960 la Vanoni, come i ben informati sapranno, ha iniziato inizia una breve ma turbolenta relazione con Gino Paoli. Terminata la storia con il cantautore, la Vanoni ha trovato la forza di confessare di aver perso anche un figlio, concepito proprio con Gino Paoli, a causa di un aborto volontario.
Da allora l’artista ha intrapreso altre relazioni. La prima è stata con l’impresario teatrale Lucio Ardenzi, con cui ha avuto il figlio Cristiano nel 1962. Anche in questo caso le cose non sono andate per il verso giusto. Difatti, poco dopo è arrivata la rottura. Nel corso dell’intervista a Grazia, Ornella Vanoni si è lasciata andare ad una confessione davvero forte, che ha gettato in lacrime tutti i suoi fan, preoccupati per lei.
L’artista ha dichiarato: “Ormai vivo da sola da 10 anni e sola resterò. Gli uomini mi hanno sempre usata per i miei soldi. Io ho sbagliato perché a 60 anni avevo ancora una possibilità. Ma ho fatto un grande errore, è stata una tremenda delusione”. Svariate volte ha provato a intraprendere una nuova relazione ma l’ultima sua storia l’ha ferita profondamente. Era quella in cui più sperava, quella che considerava destinata a durare per tutta la vita, eppure è accaduto qualcosa che l’ha segnata per sempre.
Questo il suo racconto: “La mia ultima storia mi ha ferita profondamente, pensavo davvero che sarebbe durata per il resto della vita. Quando al mio compagno è venuto un infarto e l’ho portato in ospedale, la sua famiglia con l’ex moglie si è stretta attorno a lui e poi è sparito. Mai più visto né sentito. Avevo fatto ricamare le sue iniziali, la lettera ‘M’, perfino sulla biancheria di casa. Ho regalato tutto a mio nipote che si chiama Matteo”. Infine ha chiosato: “Quello che più mi ha ferita è stato lo scoprire la loro piccolezza e anche il tradimento economico. Qualcuno si è approfittato di me. È davvero umiliante, ci si sente stupide”.