
Chi si è avvicinato al feretro, al centro di un palcoscenico trasformato in luogo sacro, si chiedeva soprattutto di coloro che le sono stati più vicini: la sua famiglia. Proprio nelle ore di silenzio rispettoso, mentre il feretro giungeva al teatro, erano state rese note le parole che meglio descrivono un rapporto complesso e intimo tra l’artista e l’uomo più importante della sua vita, suo figlio.
Appena il feretro di Ornella Vanoni ha fatto il suo ingresso nel foyer del Piccolo Teatro Grassi, la commozione è stata palpabile. L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha parlato di una “mattinata di grande commozione,” sottolineando come “un pezzo di Milano si è stretto intorno” alla sua artista.
La camera ardente è rimasta aperta domenica e lunedì, accogliendo una folla intergenerazionale decisa a renderle l’ultimo omaggio dovuto. Sacchi ha voluto ribadire il legame indissolubile: Vanoni, ha detto, desiderava che il suo rapporto con la città meneghina fosse per sempre.Tra i ricordi più toccanti, emergeva quello di Cristiano Ardenzi, suo figlio, che si trovava nel loro appartamento in una forma di riserbo e lutto privato.

Tramite il necrologio, l’uomo ha voluto salutare la madre con parole semplici ma potenti: “Mamma Ornella ci lascia dopo una vita piena di musica e amore“.L’affetto, però, non è sempre stato semplice. L’artista stessa, nelle interviste, aveva raccontato la difficoltà di conciliare la carriera con la maternità, ammettendo che lasciare il figlio ai nonni quando partiva per le tournée aveva creato una sofferenza che non era stato facile superare.
Cristiano Ardenzi, 63 anni, nato dal breve matrimonio con l’impresario teatrale Lucio Ardenzi, ha speso parole toccanti e semplici, nello stesso tempo, dopo la comparsa della madre nel necrologio pubblicato sul ‘Corriere della Sera‘. “Cantante, attrice, madre e nonna straordinaria, ha illuminato con il suo talento e la sua sensibilità le vite di chi l’ha conosciuta”, si legge nello stesso, firmato dal figlio e dai suoi “amati nipoti”, Matteo e Camilla. Cristiano trascorse l’infanzia lontano dalla madre, affidato ai nonni per via degli impegni professionali di Ornella e questo ha influito profondamente sul loro rapporto, fatti di silenzi, rimpianti e tentativi di riconciliazione.