
La città di Milano piange la scomparsa di Ornella Vanoni, deceduta venerdì sera all’età di 91 anni. In segno di omaggio alla sua lunga carriera e al profondo legame con la metropoli lombarda, il sindaco Giuseppe Sala ha proclamato per lunedì il lutto cittadino. Una decisione che testimonia quanto la “sua” Milano e la sua comunità abbiano riconosciuto l’importanza della cantante, voce e volto di un’intera epoca.
Fin dalle prime ore dopo la notizia, sotto l’abitazione di via Vasto, sono arrivate rose rosse, messaggi commossi e visite silenziose da parte di amici e fan. Tra loro il produttore e cantautore Mario Lavezzi e la giornalista Stella Pende, che si sono uniti agli appassionati nel rendere omaggio a una donna che ha incarnato la Milano viva, elegante e artistica.
Il cardiochirurgo che l’ha seguita ha voluto raccontare un ultimo gesto che racconta molto della sua forza d’animo: “Ricordo che, nonostante le difficoltà, saliva le scale dell’ospedale e intonava le canzoni. La Mala, “Una ragione di più”… cantava scalino dopo scalino”, ha detto il medico. Un’immagine che mostra come l’artista non si sia mai arresa e avesse scelto di restare viva con la sua arte, fino all’ultimo.

La camera ardente sarà allestita al Piccolo Teatro Grassi in via Rovello: oggi dalle 10 alle 14, domani dalle 10 alle 13. I funerali si terranno lunedì pomeriggio presso la chiesa di San Marco a Brera alle 14.45, come da sua volontà.
Per Milano, la scomparsa di Vanoni rappresenta non solo la perdita di una voce storica della musica italiana, ma anche di una presenza che ha saputo incarnare la città in tutta la sua complessità: elegante ma intensa, legata al teatro, alla cultura e al palcoscenico, ma anche alle strade, alle cene, agli spazi della vita quotidiana milanese. Come ha commentato il sindaco Sala: “La sua Milano non la dimenticherà”.