Ondata di caldo, 84 morti in 3 giorni e decine di incendi: “Livello estremo di rischio” (2 / 2)

Un bilancio drammatico, provvisorio, che mentre sale fa ancora più paura. Al momento, in Spagna, sono 84 i morti in 3 giorni da quando è iniziata l’ondata di caldo in corso. I dati in questione sono offerti dal monitoraggio della mortalità giornaliera (MoMo) dell’Istituto di Sanità Carlos III (dipendente dal Ministero della Salute), in relazione al periodo 10-12 luglio. Sicuramente la Spagna è uno dei paesi europei più colpiti dalle altissime temperature registrate in questi giorni.Il record sinora riportato è stato toccato ad Almonte (Huelva) due giorni fa, con una massima di 45.7 gradi.

Madrid, il mese scorso, aveva registrato oltre 700 morti tra l’11 e il 18 giugno, ma queste cifre, sebbene altissime, potrebbero, stavolta, rivelarsi molto più alte. I ricercatori di Carlos III Cristina Linares e Julio Díaz hanno riportato che ogni anno in Spagna, a causa delle alte temperature, muoiono circa 1300 persone ma che si tratta di dati decisamente più controllati rispetto al 2003 quando i morti furono 6000. Per evitare che il fenomeno potesse ripetersi, è stato attuato un piano nazionale, con misure preventive, che in caso di ondate di calore così improvvise e preoccupanti, vengono attivate regolarmente.

Ma quando si placherà questa fortissima ondata di caldo? Il picco è previsto proprio per questo weekend e il caldo non si placherà almeno fino a lunedì 18 luglio. Ovviamente le altissime temperature sono collegate al pericolo incendi. Allo stato attuale, anche se i dati sono in costante aggiornamento, ci sono 33 incendi, di cui 18 attivi, 12 controllati e 3 stabilizzati. Due nuovi focolai sono stati individuati, stamattina, a Mijas (Málaga) e a Navafría (Segovia).

Il premier Pedro Sanchez, con un twitter ha dichiarato: “Sono molto attento all’evoluzione degli incendi attivi che hanno portato allo sgombero di diverse località e di aree interessate di grande ricchezza naturale”, aggiungendo che “siamo a un livello estremo di rischio di fronte alle alte temperature”. La situazione va comunque monitorata costantemente perché, a seguito di 2 incendi scoppiati martedì nel dipartimento della Gironda, sono andati distrutti dalle fiamme 7300 ettari di foresta, con migliaia di persone costrette ad evacuare.

La Francia farà i conti con temperature roventi fino a martedì, così come tutta l’Inghilterra meridionale. Tra martedì e mercoledì un sensibile aumento delle temperature interesserà anche le regioni alpine occidentali, la Germania, la Danimarca e tutto il Mare del Nord sino alla Scandinavia meridionale. Giovedì invece, la bolla di caldo colpirà l’Italia, per cui prepariamoci!