Omicidio Willy Monteiro, dopo la sentenza la reazione choc dei fratelli Bianchi (2 / 2)

Ora che la sentenza è arrivata, poco dopo le 13, non ci sono più dubbi. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi, che hanno professato, sin da sempre, la loro innocenza nell’ambito del massacro di Colleferro, quello in cui Willy Monteiro Duarte è stato ucciso a calci e pugni  sono i suoi assassini. I Bianchi hanno sempre voluto dare l’immagine di bravi ragazzi, divisi tra sport e amici, “fatti passare per mostri”, “insultati da persone sconosciute che hanno invaso i loro profili social”.

Hanno sempre dichiarato di non aver toccato Willy nemmeno con un dito, additando, come unico responsabile della morte di quel “ragazzo pieno di vita” (queste sono le loro parole che hanno raggelare) Francesco Belleggia, accusandolo di aver scatenato lui la lite quella notte. Hanno professato sino all’ultimo la loro innocenza, il fatto di non essere brutte persone come i media li hanno definiti, di essere rimasti inorriditi nel guardare le loro foto in tv, accusati di un crimine non commesso, ribadendo che lo sport che praticavano, la Mma, ha solo insegnato ad essere responsabili e a dosare la loro forza.

Solo qualche giorno fa, Marco Bianchi aveva scritto una lettera all’Adnkronos, in cui accusava i media di aver influenzato il pubblico: “Ho toccato il fondo. Ecco la vostra soddisfazione. È una cosa che non auguro a nessuno, la sensazione di essere da soli, al buio. Sono andato giù, ma oggi ho deciso di rialzarmi e combattere per la verità e per la vita”. Tra le trasmissioni sotto accusa, Pomeriggio 5, condotto da Barbara d’Urso.

Ora che la sentenza è arrivata, poco dopo le 13, qual è sta la loro reazione? Dopo la lettura della condanna, tra gli imputati nel gabbiotto si sono alzate diverse urla. I 4, portati via dagli agenti della Polizia Penitenziaria, hanno iniziato a contestare la decisione del giudice, urlando contro di loro. 

Armando Monteiro, dopo la pronuncia della sentenza in Corte d’Assise di Frosinone per l’omicidio del figlio Willy, ha dichiarato: “Una sentenza giusta”. I suoi avvocati, Vincenzo Galassi e Domenico Marzi, a caldo, si sono così espressi: “Una sentenza ineccepibile in linea con le conclusioni del pm che legge le pagine processuali con un rigore assoluto e anche un riconoscimento di qualità per quanto riguarda l’attività investigativa iniziale delle forze dell’ordine“.