Omicidio Leclerc, si rifiuta di offrirgli del vino e lo uccide (2 / 2)

Popoli: uomo trovato morto sulle sponde del fiume. Arrestato un 29enne vicino di casa - Rete8

Secondo quanto riferisce la stampa nazionale un uomo di 54 anni, Fulvio Leclerc, è stato trovato senza vita a Popoli, vicino al fiume. Il fatto, si tratta precisamente di un delitto, avvenne nel 2021. Da allora le indagini su questo caso di cronaca non si sono mai fermate.

L’inchiesta ha portato al fermo del presunto responsabile dell’omicidio, ovvero Alessandro Chiarelli, un 32enne di Roma di cui Leclerc era vicino di casa. Il 29 marzo scorso è cominciato il processo a carico del Chiarelli. Parti civili nel processo si sono costituite la figlia della vittima, Angela assistita dall’avvocato Sergio Della Rocca, il fratello Dante Leclerc, il nipote Francesco, figlio dell’altro fratello scomparso qualche mese fa assistito dall’avvocato Emidio Antonucci.

Secondo l’accusa il delitto risale alla sera del 24 novembre 2021, allorquando il Chiarelli, accompagnato da un’altra persona, si recò a casa della vittima. Qui ci fu una discussione legata ad una bottiglia di vino che la vittima non avrebbe voluto offrire ai due.

La discussione finì lì, ma poco dopo il Chiarelli bussò nuovamente alla porta dell’amico armato di un grosso coltello, ma fu allontanato dai presenti, che avevano intuito la pericolosità della situazione. Il delitto poi avvenne in piena notte.

L’assassino entrò dal piano superiore dell’abitazione di Leclerc rompendo il vetro di una finestra. La vittima fu uccisa con decine di fendenti: testimoni hanno riferito di aver sentito degli strani rumori. Tutto sarebbe successo attorno alle 2:30, quando una telecamere esterna all’abitazione riprende il presunto assassino che porta con sé una carriola, dove si trovava secondo l’accusa il corpo di Leclerc, che poi fu trovato appunto vicino al fiume. L’autopsia svolta sul corpo del popolese parla di coltellate alla schiena, di una ferita “da scannamento”. Dopo aver ammesso le prove richieste dalla parti, la Corte d’Assise di Chieti e ha rinviato il processo al 29 giugno prossimo, per sentire tutti i testimoni dell’accusa.