Omar Favaro di Novi Ligure, non ci sono parole (2 / 2)

“Ti sfregio” , “fai schifo”, “ti riduco in sedia a rotelle”. Questi sarebbero solo alcune delle frasi che Omar avrebbe proferito verso la ex moglie. Ora non è più un 17enne ma un uomo di 41 anni che, stamattina, ha dovuto presenziare all’udienza preliminare del processo che lo vede come imputato. 

Omar,  a quanto pare ,dovrà rispondere alle pesanti accuse mosse dalla ex compagna e stamattina si è presentato presso il tribunale di Ivrea, a processo. Ancora è tutto allo stato primordiale poiché le parti sono in trattativa, vagliando un possibile risarcimento economico verso la donna.

Si tratta di poter, eventualmente, consentire al processo riti alternativi. Per questo motivo il giudice Lucrezia Natta ha rinviato l’udienza al prossimo 18 marzo,  data in cui Omar dovrà discolparsi dall’accusa di violenza intima e maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex moglie,  costituitasi parte civile.

Questa vicenda, a carattere assolutamente personale, si va a contestualizzare all’interno di una causa di separazione tra Favaro e l’ex moglie. Per onor del vero, gli avvocati di Omar precisano che  i nuovi fatti non hanno nulla a che vedere col  delitto di Novi Ligure e che la ex moglie non è Erika (errore che commettono in  molti).

Una storia, l’ennesima, che vede Omar alle prese con i guai giudiziari e ovviamente noi saremo qui, pronti a fornirvi gli aggiornamenti su questo caso, nei prossimi giorni, a marzo,  dato che, come confermato dal legale Repetti, l’udienza è stata riaggiornata al 18 marzo.  Sarà allora che conosceremo a cosa il 41enne andrà incontro, dovendosi discolpare dalle accuse mosse dalla ex moglie, costituitasi parte civile.