Oggi è l’ultimo giorno per vietare a Meta di usare i vostri dati (2 / 2)

A partire da martedì 28 maggio, Meta sfrutterà i contenuti pubblicati su Facebook e Instagram per alimentare i suoi modelli di intelligenza artificiale generativa. L’azienda ha modificato i termini di servizio per includere questa nuova finalità, che permetterà ai suoi sistemi AI di apprendere da testi, immagini e video condivisi dagli utenti.

Nell’Unione Europea e nel Regno Unito, gli utenti hanno fino a lunedì 27 maggio per negare il consenso all’utilizzo dei propri dati. Tuttavia, il processo per esercitare questo diritto non è immediato: richiede di navigare tra le impostazioni privacy di ciascun social network e compilare un apposito modulo di opposizione.

L’utilizzo dei dati personali per addestrare l’IA solleva preoccupazioni sulla privacy e sul consenso informato. Molti utenti ignorano infatti che i propri post potranno essere usati per questo scopo, nonostante le normative europee come il GDPR impongano trasparenza e controllo sui dati personali.

Per chi vuole evitare che i propri post vengano utilizzati, è necessario agire tempestivamente. Su Facebook e Instagram, bisogna accedere alle impostazioni relative alla privacy e compilare il modulo di opposizione. Dopo il 27 maggio, questa opzione non sarà più disponibile per i nuovi contenuti.

Questa mossa di Meta riflette una tendenza sempre più diffusa tra le big tech: sfruttare i dati degli utenti per sviluppare tecnologie avanzate. Mentre l’IA avanza, il dibattito su privacy, consenso e diritti digitali diventa sempre più cruciale per gli utenti e i legislatori. E’ giusto sacrificare sistematicamente i propri dati personali sull’altare del progresso e della tecnologia?