Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale c’è sempre grande preoccupazione per quanto riguarda l’influenza aviaria H5N1. Si tratta di una patologia molto seria che colpisce soprattutto i volatili e che potrebbe anche trasmettersi preso anche all’uomo.
Dai dati che emergono in questi mesi pare che il virus sia stato trovato anche in altri animali come i bovini, specie negli USA, e per questo le autorità stanno correndo ai ripari. Adesso però una notizia sta ancora preoccupando di più le persone.
Secondo i dati disponibili infatti rischiano di contrarre l’aviaria anche i gatti, sia domestici che selvatici. Infatti questi ultimi come si sa sono abituati a cacciare e non è raro che mangino qualche piccolo uccello. Se questo risultasse infetti dall’aviaria la trasmetterebbe quindi anche al povero gatto che ha consumato il pasto.
Un recente studio, pubblicato lo scorso maggio, dell’Università del Maryland, condotto dai ricercatori Kristen K. Coleman e Ian G. Bemis, ha rivelato che il 67 per cento dei gatti contagiati non sopravvive.
Purtroppo questi felini pare che non resistino al virus e per questo le autoritĂ raccomandano prudenza. Gli studiosi made in USA hanno analizzato la diffusione delle infezioni di influenza aviaria nei gatti dal 2004 al 2024 e hanno osservato un aumento dei numeri a partire dal 2023.
In un anno le infezioni sono più che raddoppiate. Anche nei felini presenti negli zoo e nei selvatici è stato notato un aumento delle infezioni da virus H5N1. La situazione verrà costantemente monitorata al fine di proteggere anche i gatti dall’infezione, il salto di specie di questo patogeno secondo gli scienziati è molto vicino e la prossima pandemia potrebbe essere rappresentata proprio dall’aviaria.