Nuovo allarme, purtroppo non ci sono buone notizie: “Il virus colpirà duro” (2 / 2)

Su Repubblica, Michele Conversano ha messo al corrente i lettori del fatto che il virus influenzale ha iniziato a circolare, in realtà, sin dagli ultimi giorni di agosto. Logico che, chiusa ufficialmente la stagione balneare, con l’arrivo del maltempo e del freddo che ci faranno entrare nel vivo dell’inverno,  la situazione potrebbe solo peggiorare. Gli italiani, insomma, si troveranno a fare i conti con l’influenza.

La cosa non è sbalorditiva, detta così, in quanto grandi e piccini allettati per via di sintomi influenzali si sono sempre avuti. L’esperto, però, fornisce ulteriori delucidazioni con cui manifesta espressamente che il virus che circolerà nell’inverno 2022/2023 sarà decisamente più severo. Il professor Conversano ha dichiarato: “Il caldo anomalo di ottobre ha rallentato la diffusione del virus influenzale, perché si tratta di un patogeno che soffre il freddo. Sappiamo che il momento del picco di infezione avviene sempre tra gennaio e febbraio, quando le temperature sono più basse”.

Conversano, sempre nel corso dell’intervista a Repubblica, ha aggiunto: “Siamo preoccupati perché dopo due anni di misure di contenimento e di distanziamento ci siamo tolti le mascherine e abbiamo abbassato l’attenzione sull’igiene. Quindi, siamo più esposti”. L’’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di quattro virus influenzali, per cui è doveroso proteggersi, tutelando soprattutto i soggetti più a rischio.

Per quanto concerne la prevenzione dell’influenza, vigono le stesse regole osservate per prevenire il Covid, quindi distanziamento, utilizzo della mascherine che in molti di noi hanno abbandonato da un bel pezzo, attenzione all’igiene. Coloro che sono più predisposti ad ammalarsi in forma grave, oltre agli anziani, sono le categorie fragili. Anche se la causa non è ancora chiara, il direttore, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Taranto ha specificato che i cambiamenti nella risposta immunitaria innata e adattiva provocati dall’invecchiamento sono associati a una mancata risposta al vaccino antinfluenzale, invitando a vaccinarsi il prima possibile, senza rimandare la vaccinazione, poiché non si è in grado di sapere in che modo potrà evolvere il virus.

Le previsioni per l’imminente stagione influenzale non sono positive, in quanto ci si aspetta infatti un’epidemia piuttosto vivace, con 6-7 milioni di casi. L’ influenza è caratterizzata generalmente dalla contemporanea presenza di tre sintomi chiave: febbre alta che compare all’improvviso, almeno un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, naso chiuso etc.), almeno un sintomo sistemico (senso di ossa rotte, dolori muscolari, mal di testa etc.). Dato che la paura di avere il Covid è tanta, in caso di soggetti che manifestano sintomi dubbi, occorre effettuare un tampone rapido molecolare di verifica.