Secondo quanto riferiscono i media nazionali, in particolari la Gazzetta dello Sport, ci sarebbero delle novità sulla questione dei due accordi tra società e calciatori per quanto riguarda le prime due stagioni di Covid. Secondo i pm di Torino, queste intese non rappresentavano una riduzione degli stipendi, piuttosto “un mero differimento” con “gli atleti che avevano una valida aspettativa che la società avrebbe onorato l’impegno relativo al pagamento posticipato delle quattro mensilità”.
Da quanto emerge dall’inchiesta della giustizia sportiva, pare che i calciatori non avrebbero colpe, ma sarebbero coinvolti direttamente gli ex dirigenti della Juventus e i procuratori dei calciatori. La colpa secondo la procura Federale sarebbe soltanto loro.
Nei prossimi giorni il procuratore federale Giuseppe Chiné informerà della chiusura delle indagini i potenziali “indiziati”, che avranno quindi modi e tempi per poter presentare delle memorie dinanzi alla giustizia sportiva. Dopo di ciò sarà la procura federale a prendere una decisione.
C’è la possibilità di rinviare a giudizio sportivo i presunti responsabili, oppure dopo la presentazione delle memorie la giustizia sportiva potrà decidere di archiviare il procedimento o accettare eventuali proposte di patteggiamento.
A questo punto, la Juve rischierebbe una maxi multa o la penalizzazione di “uno o più punti” e i suoi ex dirigenti potrebbero essere sanzionati con nuove inibizioni. Vedremo che cosa accadrà nei prossimi giorni, ma l’aria nella società torinese continua ad essere davvero molto tesa. Anche i tifosi aspettano di sapere quali saranno le decisioni della giustizia sportiva in merito a questa vicenda degli stipendi. Nelle scorse settimane si era parlato addirittura di una eventuale (quanto improbabile al momento) retrocessione della Juventus in Serie B. Staremo a vedere insomma come procederanno le cose in casa bianconera.