Secondo quanto riferiscono gli scienziati il Covid è riuscito a mutare un’altra volta. E si tratta stavolta di una mutazione molto importante capace secondo gli esperti di interferire con la risposta immunitaria creata sia da precedenti contagi che offerta tramite vaccinazione.
La sigla di questa nuova variante è LP.8.1. ed è stata notata per la prima volta nel 2024. Al momento i maggiori contagi di questa variante si registrano ngli USA dove sarebbe quella dominante. Alcuni casi sono stati riscontrati anche in Europa dove però non ha raggiunto i numeri americani.
Tutte le mutazioni della variante in questione sono state trovate proprio all’interno della proteina Spike, quella che appunto il virus utilizza per legarsi ai recettori ACE-2 delle cellule umane. LP.8.1 è stata messa sotto la lente di ingrandimento da parte di un team di ricerca internazionale guidato da scienziati giapponesi de Dipartimento di Microbiologia e Immunologia – Istituto di Scienze Mediche dell’Università di Tokyo.
Al momento però pare che i sintomi non siano più gravi delle precedenti mutazioni. Comunque sia la mutazione è in grado comunque di arrivare nell’essere eludendo appunto la protezione offerta dagli anticorpi.
Tra i sintomi troviamo quelli tipici dell’influenza come ad esempio la febbre, ma potrebbero anche esserci problemi e disturbi all’apparato dirigente e agli occhi in particolare congiuntivite. Tra gli altri sintomi troviamo febbre alta, alterazione del gusto o dell’olfatto, mal di gola, tosse secca, stanchezza e dolori muscolari (mialgia).
Insomma è bee comunque stare attenti a questa nuova variante che sta provocando nuovi contagi in tutto il mondo anche se fortunatamente non si sta rivelando quasi pericolosa per la vita delle persone.