Mamma Luciana ha una sua precisa versione di come sarebbero andate le cose quella notte. difatti ha additato chi era presente con sua figlia quella notte , e le sue parole, rilasciate in un’intervista al Corriere della Sera, sono davvero dure.
Questo ciò che ha dichiarato: . «A mia figlia è stato somministrato metadone di nascosto, nel bicchiere della Coca-Cola. Non solo, glielo hanno anche iniettato con siringhe nel braccio e nel collo, poi l’hanno legata»
Ma non è tutto, in quanto sostiene di aver ricevuto informazioni dirette da qualcuno che era presente nell’appartamento in cui il corpo della figlia è stato rinvenuto. La donna ha precisato: «Mi hanno detto che ridevano mentre lo facevano. Ma non posso dire chi mi ha riferito questi dettagli. Non mi fermerò finché non otterrò giustizia».
Luciana ritiene che Nora sarebbe stata di un scambio che le è costato la vita. Sempre al Corriere della Sera, ha rivelato: “Una ragazza marocchina sui vent’anni ha portato mia figlia in auto da Verona a San Bonifacio, su richiesta di una brasiliana di 25 anni, che in cambio le ha dato una dose di stupefacenti”.
La madre accusa quest’ultima di aver “venduto” sua figlia per coprire un furto di stupefacenti e un Rolex, attribuendo il tutto a Nora per placare la rabbia degli spacciatori. Proprio per far luce sull’accaduto, in preda alla rabbia, la donna ha tuonato: «Denuncerò chiunque stia raccontando bugie sui giornali. Voglio giustizia e me la farò». Mentre la versione ufficiale parla di overdose, la madre sostiene un’altra verità. Ovviamente le indagini proseguono a ritmo serrato, proprio per far luce su ciò che realmente ha portato al decesso della ragazza, il quale ha scosso fortemente il mondo dell’informazione, lasciandoci letteralmente sgomenti. Se per gli inquirenti, il colpevole è il pusher, finito in manette, per mamma Luciana non è così.