Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale la giovanissima Nora è stata trovata senza vita dai carabinieri nell’appartamento Ater di San Bonifacio vicino Verona. La ragazza era italo-tunisina e il 5 febbraio scorso si sono tenute le sue esequie presso la moschea Bencivenga – Biondani di Verona.
Il 23 gennaio scorsa Nora si era allontanata una prima volta dalla sua abitazione, poi era rientrata solo per farsi una doccia, cambiarsi, ed era uscita di nuovo. Da allora di lei si sono perse le tracce anche se da quando si apprende dal padre lo stesso uomo le aveva detto di non uscire.
“Le avevo detto di rimanere a casa perché avevo un brutto presentimento. Lei mi ha detto di non preoccuparmi e che sarebbe tornata presto. Invece ora non c’è più. L’ho vista nascere, andare all’asilo, a scuola… Mi manca molto” – queste sono le parole del padre della ragazza.
Secondo le indagini che stanno portando avanti gli investigatori Nora potrebbe essere deceduta a causa di una overdose ma non è ancora ben chiaro che cosa sia accaduto alla ragazzina. Una delle sorelle aveva visto Nora attorno alle 22 del 23 gennaio vicino la stazione di Porta Nuova in compagnia di una donna brasiliana.
“Temo che la brasiliana abbia venduto Nora agli spacciatori” – così ha riferito una amica al Corriere del Veneto. E tale affermazione potrebbe essere avvalorata anche dalle dichiarazioni rese dal padre, che ha reso pubblico un messaggio vocale, l’ultimo, mandato a lui dalla figlia Nora.
“Ho ricevuto un messaggio vocale di Nora. Urlava chiedendo a me e a sua madre di aiutarla. Poi si sentiva in sottofondo la voce di una donna che le intimava di dirci che stava bene” – queste le parole del padre della ragazzina, saranno gli inquirenti adesso a stabilire la verità dei fatti.