Urbana ha vissuto momenti di autentico terrore, a causa di un incendio, divampato in un ex deposito di materiale plastico, che ha prodotto un’enorme nube nera, nei cieli, visibile da chilometri .
Tutto ad un tratto, questa super colonna ha tinto di nero la zona della bassa padovana. Il rogo, dalla prima ricostruzione effettuata a mezzo stampa, è divampato all’interno di un’ ex azienda ormai in disuso in via Corsarelli.
Nel capannone ma anche fuori, essendo depositati grossi quantitativi di materiali plastici, le fiamme hanno iniziato ad espandersi in un battibaleno e sul posto sono sopraggiunti i mezzi dei vigili del fuoco di Padova e di Este che hanno domato il rogo, prima che degenerasse.
Il sindaco di Urbana, consigliato dalla protezione civile, ha emesso un’ordinanza per avvisare i cittadini di chiudere bene le abitazioni, in modo da evitare di respirare il fumo forte. A causa del vento , esso ha raggiunto anche Casale di Scodosia.
Il primo cittadino di quest’ultimo comune, Marcello Marchioro, ha emanato un’ordinanza per invitare i cittadini se possibile a rimanere in casa e non aprire porte e finestre. I vigili del fuoco ritengono che il rogo sia divampato dall’esterno ma al momento non si sa cosa lo abbia provocato e soprattutto se sia stato appiccato o dovuto, ad esempio, alle alte temperature di questi ultimi giorni , in cui l’anticiclone africano si sta facendo sentire, stringendo la penisola in una morsa, ed è facile che si generino roghi anche di consistenti dimensioni. Solo dopo aver domato l’incendio, si effettueranno tutti i rilievi e si cercherà di trovare la causa dell’incendio. Per fortuna, non ci sono coinvolti né decessi e questa è la cosa più importante.