"Non ce l’ha fatta". Schettino, la brutta notizia è arrivata in questi istanti

Ci sono grosse novità in merito al caso della Costa Concordia, la nave affondata anni fa nei pressi dell'isola del Giglio. Brutte notizie per il comandante Schettino: ecco cosa è successo.

"Non ce l’ha fatta". Schettino, la brutta notizia è arrivata in questi istanti

Era il 13 gennaio del 2012 quando la Costa Concordia impattò contro un gruppo di scogli nei pressi dell’Isola del Giglio andando incontro ad un parziale affondamento. In quella tragedia persero drammaticamente la vita ben 32 persone e si registrarono 157 feriti e può essere purtroppo annoverata tra i più grandi incidenti marittimi della storia italiana.

Il principale accusato di quel naufragio è il celebre comandante Schettino, tristemente noto per essersela data a gambe durante quei momenti di drammatica concitazione. A maggio del 2017 il comandante è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione, ma di recente aveva fatto ricorso alla Corte europea: ecco come si è concluso.

Brutte notizie per Schettino

E’ arrivata finalmente la parola fine in una vicenda giudiziaria che, dopotutto, pareva essere già segnata sin dal principio. Troppo grandi ed evidenti le responsabilità del comandante Schettino, che non solo aveva causato la tragedia facendo incagliare l’imponente nave da crociera, ma non si era poi impegnato neppure a porvi rimedio.

Come detto, la Suprema Corte aveva confermato la condanna a 16 anni di reclusione per il naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Schettino ha poi chiamato in causa i giudici della Corte Europea, adducendo presunte violazioni di diritti di difesa dell’imputato. In queste ore è arrivato il pronunciamento della Corte di Strasburgo, la quale ha respinto il ricorso in quanto il processo che ha portato alla condanna di Schettino non ha violato i diritti sanciti dalla Convenzione europea.

Per il Comandante non c’è davvero più nulla da fare, è destinato a passare i prossimi anni nel carcere di Rebibbia, dove è già detenuto e sta seguendo i canonici percorsi di rieducazione. Ad ogni modo Schettino ha in buona parte già espiato la sua pena, perciò potrà presto beneficiare dei permessi premio, prima di intraprendere il percorso di semilibertà.

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