"Non ce l’ha fatta". Ha perso la vita all’improvviso dopo che… (2 / 2)

Simonetta Kalfus si era sottoposta  ad un intervento di liposuzione il 6 marzo in un ambulatorio privato di Roma, in zona Cinecittà. Sembrava che l’operazione fosse andata bene,  e che la donna lamentasse solo  qualche dolore, sottoposta a terapia antibiotica ma non è stato così.

Dopo le dimissioni dall’ ’ospedale di Pomezia,  Simonetta è stata ricoverata il 14 marzo, all’ospedale Grassi di Ostia, dove è deceduta,  quattro giorni dopo, nel reparto di terapia intensiva in seguito a una serie di ischemie  e a un’embolia,   secondo quanto i medici hanno riferito alla figlia.

L’infezione aveva già compromesso alcuni organi. Il 17 marzo Eleonora Rivetti, figlia della donna, si è presenta incaserma ad Ardea per denunciare tutti i medici responsabili per le condizioni della madre, raccontando la cronologia dei fatti.   Simonetta era in gravissime condizioni già allora, in coma vegetativo. E’ stata Eleonora ad accorgersi che la madre parlava male e storceva la bocca.     Viene trasportata prima al pronto soccorso di Pomezia,  poi alla  Casa di Cura Policlinico di Pomezia, dove una tac all’addome evidenzia solo un  principio di infezione, che richiede una terapia antibiotica, dimettendola.

Il 14 marzo la situazione precipita, col trasporto della 63enne al pronto soccorso del Grassi, in cui l’amico anestesista della donna lavora, facendola ricoverare.   Eleonora viene tranquillizzata ma, nel pomeriggio, giungendo in ospedale, il  medico le spiega che la madre è in coma farmacologico, essendole venuta, nella notte,  un’embolia con ischemia, e che era stata intubata e le avevano messo l’ossigeno, in quanto l’infezione aveva toccato  una parte del polmone».

Il 16 marzo l’ennesimo peggioramento, con varie  ischemie», il 17 marzo   la donna non reagiva più, non affluendole più sangue al cervello, sino al decesso, avvenuto alle tre di notte. Il corpo di  Simonetta Kalfus  è stato sottoposto ad autopsia e per  il consulente di parte, il decesso della donna potrebbe essere stato causato dalla liposuzione.  Il genero della deceduta ha dichiarato: «L’operazione doveva riguardare solo i glutei, ma il medico ci ha detto che le era stato tolto grasso ovunque, persino da sotto il mento  Il corpo era pieno di infezioni». I familiari  puntano il dito contro il chirurgo che ha operato Simonetta,  accusandolo di essere recidivo, in quanto già  condannato a un anno per un intervento al seno ad una ragazza.