Come noto, le elezioni europee sono terminate, dopo un due giorni intensi, con gli occhi puntati sulle statistiche, sui sondaggi e infine sui risultati. C’è un dato di fatto: Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi ed Emma Bonino, e Azione di Carlo Calenda hanno perso, non raggiungendo la soglia dello sbarramento del 4%, non eleggendo nessuno al Parlamento europeo.
Renzi e Emma Bonino si sono uniti per cercare di cavarsela, ma non ce l’hanno fatta e nella tarda notte che ci siamo appena lasciati alle spalle, una delle più intense ed estenuanti per la politica, è stato proprio Renzi a parlare, annunciando la sconfitta, dicendo che, pur non essendo andata male, la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento Europeo.
Parole cui ha aggiunto dei ringraziamenti ai volontari che si sono spesi per questa idea, definendoli meravigliosi , in quanto lo hanno supportato votandolo, pur avendo preferito ricevere qualche voto in più alla lista.
Potevano mancare i ringraziamenti ad Emma Bonino e a tutti i dirigenti politici che hanno creduto nel suo progetto? Eppure non ce l’ha fatta, e questo è un dato certo, che ha lui stesso annunciato. Si è detto felice di aver affermato le ragioni di un sogno controcorrente, esprimendo idee nelle quali credono, mettendosi in gioco.
Alla fine sono i cittadini, gli elettori, che scelgono e Renzi ha augurato agli eletti di onorare l’impegno a Strasburgo facendo loro i complimenti più sinceri, chiosando: “Noi, dal Parlamento italiano e dai nostri ruoli di responsabilità, continueremo a fare la nostra parte col sorriso di chi sa che è meglio rischiare e perdere un’elezione che vivacchiare e perdere una sfida. Siamo fatti così, noi uomini nell’arena, avrebbe detto Roosevelt, e non cambieremo mai, per nulla al mondo. Viva gli Stati Uniti d’Europa! Buona notte, cari amici” .