Il Quotidiano Nazionale, poi ripreso da Il Messaggero, nostra fonte di riferimento per la stesura di questo articolo, ha riportato le parole pronunciate da Riccardo Chiaroni, come riportate dal suo avvocato difensore Amadeo Rizza. Il 17enne ha dichiarato di voler seguire un percorso di recupero, essere curato, di tornare a studiare.
Attualmente Riccardo è rinchiuso nel penitenziario minorile Beccaria di Milano, dove spera di poter riprendere il suo percorso scolastico ma questi saranno giorni davvero impegnativi e complessi per la difesa del 17enne reo confesso che si occuperà di nominare un consulente per accertamenti psicologici e psichiatrici.
Sarà l’avvocato Rizza, che assiste il ragazzo, a depositare agli atti del procedimento la nomina del consulente e questo servirà per un’eventuale richiesta di perizia psichiatrica al Tribunale per i minorenni di Milano, allo scopo di accertare se il 17enne fosse capace oppure no di intendere e di volere al momento dei fatti.
Ma non è tutto, in quanto Rizza, oltre ad avanzare al gip per i minorenni Laura Pietrasanta, che ieri ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare, la richiesta di far entrare i nonni del ragazzo per incontrarlo, ha un altro obiettivo: quello di far entrare in comunità Riccardo Chiaroni.
Una strategia, questa della difesa, che potrebbe evitare al reo confesso l’ergastolo. Intanto, il 17enne trascorre le sue giornate leggendo e non ha ancora incontrato gli altri detenuti, essendo ancora nel centro di prima accoglienza del penitenziario . Importanti sviluppi, quelli in corso, che potrebbero stravolgere completamente l’assetto attuale, risparmiando l’ergastolo a Chiaroni, e trasferendolo in comunità. Noi continueremo a seguire il caso, fornendo gli opportuni aggiornamenti non appena verrà presa una decisione in merito. Intanto, una cosa è certa: Fabio, Daniela e il piccolo Lorenzo sono stati colpiti da un numero pazzesco di fendenti, 68 in tutto e la mattanza continua a scuotere nel profondo gli italiani.