Nicola Mirti, parla la mamma: "Era un bravo ragazzo, ergastolo per…" (2 / 2)

Luisa Caso, mamma di Nicola Mirti, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino in cui chiede giustizia per il figlio, raggiunto da due fendenti al torace, inferti da Sannino,  oggi recluso, che lo hanno lasciato agonizzante sulla sabbia, sino a quando, un’ora dopo, è deceduto.  Il racconto della donna è un colpo al cuore, dicendo: “Ero a casa, ho ricevuto una telefonata da Antonio, il mio primogenito che mi riferiva che il fratello era stato colpito da più coltellate ed era in ospedale a Pozzuoli. In quel momento mi si è gelato il sangue e, subito dopo, ho pensato che erano stati in qualche lido perché il presidio Santa Maria delle Grazie è lontano dalle zone che Nicola frequentava abitualmente, come il rione Monte Rosa e Chiaiano”

La donna è convinta  che, purtroppo, suo figlio non sarà l’ultimo giovane  a perdere la vita in questo modo, aggiungendo che ormai il suo strazio durerà tutta la vita ma vorrebbe che  nessun’altra mamma provasse quello che lei sta vivendo sulla sua pelle. Luisa sostiene  che oggi i ragazzi seguano dei modelli sbagliati,   perdendo la testa con i social  e armandosi con facilità.

La Caso  ha precisato che il figlio Nicola non era così ma  un bravo ragazzo, capace di  farsi valere a parole o  rispondendo a una provocazione, un insulto ma senza far del male a nessuno  . “Gli dicevo sempre: non ti voglio piangere, stai sempre attento”, ha aggiunto.

Poco dopo si è lasciata andare ad un  grido di giustizia: “Credo che ci vorrebbe l’ergastolo in casi come questo e per tutte le altre mamme a cui è stato strappato un figlio con la violenza ma so anche che nessuno potrà restituirmi Nicola. Non sentirò più la sua risata, i suoi abbracci e non vedrò più il suo sorriso che metteva allegria a tutti. Questo non si può spiegare e compensare con una pena”.

Il pensiero è rivolto anche alla madre del killer di suo figlio e non se la sente di giudicarla, chiosando:” Noi mamme viviamo per i nostri figli e ora la forza per andare avanti viene da Antonio, il 22enne avuto con il padre di Nicola, e Gioele, il bimbo di poco più di un anno che ho avuto con il mio attuale compagno e che, tra l’altro, assomiglia tanto a Nicola”