Neoplasia dell’intestino, il sintomo che ti deve allarmare (2 / 2)

La neoplasia intestinale, che colpisce il colon e il retto, può essere completamente asintomatica,  fino all’esordio, in fase molto avanzata, per questo motivo è fondamentale lo screening. Sappiamo perfettamente che se questo brutto male non viene trattato, può migrare, andando a invadere altri organi.

In quel caso, parliamo di metastasi, che possono bersagliare e affondare altri organi del nostro organismo.  Fatta questa doverosa premessa, volta a ricordare quanto prezioso sia l’intervento tempestivo, c’è un sintomo  che deve farci scattare l’allarme.

Parliamo di un segnale  che genera subito sconcerto ma non bisogna mai  fasciarsi la testa ancora prima di cadere, traendo conclusioni affrettate, in quanto solo uno specialista può dirci cosa abbiamo realmente e a cosa è dovuto.

La presenza di sangue nelle feci è spia di un problema nel  tratto digerente. Esso può provenire da un’emorragia in qualunque punto del tubo digerente, dalla bocca all’ano.    Questo sintomo genera sconcerto ma  va  fatta la diagnosi differenziale, in quanto può essere indicativo di patologie più o meno severe.

Qualche esempio? Varici,  danni alla parete dell’esofago, ulcere sanguinanti, gastriti, traumi o presenza di corpi estranei, polipi o  diverticolite, emorroidi,  patologie3 infiammatorie intestinali, infezioni, infarto intestinale o ragadi anali. Se tutte queste sono escluse, potrebbe trattarsi di un problema molto più serio, la neoplasia intestinale.  Quando si nota la presenza di quantità significative di sangue nelle feci è sempre bene rivolgersi al medico. Non bisogna temporeggiare, né commettere l’errore di fondo, oltre che deleterio, di sostituirsi al medico. Solo lo specialista saprà rassicurarci o al contrario, prevedere  l’approccio terapeutico più giusto per il suo paziente.