La neoplasia alla cistifellea e alle vie biliari, detta anche colangiocarcinoma si manifesta con l’ittero che è il sintomo più caratteristico, quello che balza all’occhio e che dovrebbe farci scattare quel famoso campanellino d’allarme, portandoci subito dal medico . Esso è seguito da prurito cutaneo, feci chiare e urine scure, perdita di appetito e di peso.
Il corollario di sintomi è molto vario, dunque stanchezza persistente e malessere; dolore e gonfiore addominale (di solito sul fianco superiore destro dell’addome), febbre a 38° o superiore, brividi.
Senza ombra di dubbio è l’ittero il sintomo con cui la neoplasia esordisce ragion per cui in presenza dello stesso occorre contattare subito il medico curante o recarsi al più vicino centro ospedaliero, per accertamenti.
Lungi dal voler creare allarmismi, i medici precisano che non sempre l’ ittero significa brutto male, ma la diagnosi differenziale la può fare solo chi ha le competenze e gli studi per effettuarla.
Dal momento che alcune condizioni molto pericolose (il colangiocarcinoma ne è un esempio), è opportuno che sia il medico a stabilire cosa abbiamo. La scienza sta facendo progressi molto importanti per ridurre il numero di casi e di decessi ma anche noi dobbiamo metterci del nostro. E’ fondamentale non aver paura, non temporeggiare, in presenza di sintomi come l’ittero poiché, pur non essendo tassativamente sintomo di neoplasia, potrebbe esserlo . Solo dopo aver diagnosticato la patologia, si può procedere con l’intervento chirurgico per rimuovere il brutto male e decidere se effettuare radioterapia o chemioterapia.