Neonati sepolti in giardino, arriva la svolta: spunta il testimone (2 / 2)

Chiara Petrolini, studentessa di Scienze dell’Educazione, ha messo al mondo due neonati  per poi seppellirli nel giardino della  villetta  di via Baglietta, a Vignale di Traversetolo, oggi posta sotto sequestro. Come nei peggiori incubi ad occhi aperti, quell’abitazione  è divenuta tristemente nota alla cronaca nazionale.

Uno scenario macabro,  uno dei peggiori degli ultimi tempi, quello  che ruota attorno a questo caso, un puzzle intricato in cui gli inquirenti dovranno mettere assieme tutti i tasselli.

Attorno al caso dei neonati sepolti in giardino potrebbe esserci una svolta vicinissima in quanto, ora, al TG1, è spuntata una testimone anonima che, di spalle, col volto oscurato e la voce resa irriconoscibile, ha voluto raccontare come sarebbero andate le cose, chiedendo che venga preservata al massimo la sua privacy.  La sua  è una versione diametralmente opposta rispetto a quella fornita dalla sua ex suocera, Sonia Canrossi, madre dell’ex compagno della Petrolini, Emanuela.

La  Canrossi ha sostenuto  di non sapere nulla del parto imminente, di aver visto Chiara  due giorni prima del ritrovamento del corpicino sepolto e che aveva la pancia piatta. La testimone, che ha chiesto di non essere ripresa in volto,  intervistata dalla Rai, ha fornito  la sua versione che potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini.

Queste le sue dichiarazioni: “Ero al bar nel quale lavora la mamma dell’allora fidanzato della ragazza, sento gli avventori del bar che dicono ‘la Sonia è arrabbiata perché il figlio ha ancora la fidanzatina incinta’. Presumo che molte persone abbiano sentito questa frase, non riesco a capire la volontà di voler coprire questo gesto così atroce a cui non so dare una spiegazione”.  Chi mente e chi dice il vero?  Mente la testimone anonima o  la Canrossi? Una dubbio legittimo, in attesa che gli inquirenti  possano far luce su di esso, trovando una risposta.