Si continua a scavare nel giallo dei due neonati sepolti in giardino e ci sono novità molto importanti. Come riportato da Leggo, Chiara Petrolini, del quale si è tenuto ,oggi, l’interrogatorio di garanzia, aveva già fornito agli inquirenti una prima versione dei fatti, a inizio settembre, per l’esattezza il 2 settembre, dicendo di aver partorito il 7 agosto e di averlo fatto da sola, sebbene sia in corso l’accertamento di eventuali complici.
Successivamente, ha aggiunto di aver seppellito il figlioletto, dopo averlo trovato deceduto. La studentessa 22enne ha negato di aver fatto uso di farmaci volti a determinare l’aborto o di essere stata incinta altre volte, ma tutto questo è stato smentito dagli inquirenti.
Leggo.it, nostra fonte di riferimento, scrive che proprio dalle indagini sul ritrovamento del secondo corpicino, seppellito nel giardino della villetta di Traversetolo , Chiara Petrolini ha ammesso di aver partorito un’altra volta, precedente in ordine temporale, il 12 maggio 2023 e di aver sepolto il primogenito. A causa dell’avanzato stato di decomposizione dei resti del neonato, sarà difficile accertare le cause della sua scomparsa.
I medici legali, nonostante tutto, faranno il possibile per capire se il bebè sia nato vivo o o senza battito, come hanno già fatto per il secondo corpo, ossia per il secondogenito.
E purtroppo questo non è tutto, in quanto il caso si infittisce di dubbi che dovranno essere fugati. Si procederà all’analisi delle fibre trovate attorno alle ossa, così come a risolvere il mistero delle forbici da cucina usate per recidere il cordone ombelicale. Nonostante sia stata la stessa Petrolini a indicarle, non sono state trovate tracce ematiche sulle stesse, quindi è possibile che abbia impiegato un altro strumento. Troppi i misteri che ruotano attorno al caso, cui gli inquirenti dovranno trovare delle risposte.