Neonati sepolti, gli amici di Chiara svelano come ha fatto (2 / 2)

Due amici di Chiara Petrolini, la ragazza di 22 anni accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due neonati nel giardino di casa a Traversetolo, in provincia di Parma, hanno parlato in sua difesa. In una testimonianza carica di affetto, hanno affermato: “Noi le vogliamo bene e la porta per lei sarà sempre aperta. La conosciamo da quando è nata, per noi è sempre stata la bambina con gli occhi grandi e il sorriso contagioso.

Gli amici hanno anche espresso il loro rammarico per non aver colto il disagio interiore di Chiara, spiegando che la ragazza non ha confidato a nessuno la sua situazione per paura del giudizio degli altri. Il tremendo caso di Traversetolo ha scosso profondamente non solo la sua comunità, ma anche l’intero paese.

Gli amici, seppur sconvolti, sottolineano che le persone che commettono errori non devono essere abbandonate, ma supportate. Hanno inoltre voluto difendere la famiglia di Chiara dalle accuse di trascuratezza: “La sua famiglia è sempre stata presente e non è giusto dire che non l’abbia educata. L’ho vista a giugno e vi giuro che la pancia non si vedeva per nulla”.

Nel frattempo, si è tenuta un’importante udienza presso il Tribunale del Riesame di Bologna, durante la quale si deciderà se Chiara dovrà essere trasferita nel penitenziario o meno. La decisione è cruciale per il futuro della giovane, che attualmente si trova ai domiciliari. Il suo avvocato, Nicola Tria, ha dichiarato: “Abbiamo cercato di presentare tutti gli elementi che giustificano il superamento della presunzione di adeguatezza del carcere.”

Secondo l’avvocato Tria, uno dei principali argomenti a favore della permanenza di Chiara ai domiciliari è l’assenza di rischio di reiterazione del reato. “Non possiamo pensare al rischio che fatti simili a quelli oggetto di questa indagine si ripetano. Questo, a mio avviso, rende gli arresti domiciliari sufficienti“, ha dichiarato il legale, cercando di evitare la detenzione in carcere per la giovane.