Rosa Vespa e Aqua Moses sono stati arrestati e trasferiti presso il penitenziario di Castrovillari. Lei, 51 anni, si è finta infermiera e con la scusa, ha portato via Sofia alla mamma, per poi dileguarsi, con la complicità del marito. A incastrarli le telecamere di videosorveglianza.
Quello che è emerso in queste ore però, è un tassello davvero tremendo, che va a sommersi a tutti gli altri, delineando uno scenario sconvolgente. Prima di portare via la piccola Sofia, Rosa aveva già tentato di portare via dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza un altro neonato.
Difatti, poco prima di prendere Sofia, come riportato dal Quotidiano del Sud, la donna, fingendosi infermiera, quindi recitando sempre lo stesso copione, aveva chiesto all’altra mamma se c’era bisogno di un cambio pannolino. In quel caso, la donna ha risposto di no, sottraendosi quello che, purtroppo, l’ignara Valeria, mamma di Sofia, ha subito.
Dai primi scontri, pare che Rosa e il marito volessero un maschietto e per portare fino infondo la falsa, l’annuncio della nascita era stato dato anche via social in cui la coppia ha gridato ai followers la nascita di Ansel, nome tipico di un maschio. Tutto programmato, persino la visita pediatrica e il cambio outfit della piccola Sofia.
Dal momento che la realtà supera di gran lunga l’immaginazione, l’hanno vestita di azzurro e portata alla festa di battesimo g che si stava già svolgendo a Castrolibero. Non c’è mai limite al peggio e quest’agghiacciante storia ne è l’esempio lampante. Man mano che gli inquirenti proseguono le indagini, potrebbero emergere nuovi elementi ancora più inquietanti. Un caso, quello della piccola Sofia che, sebbene conclusosi col ritrovamento della bimba, non smette di tenere chi si sta occupando di esso a livello giudiziario, col fiato sospeso.