Come riportato dai siti locali e poi ripreso da quello nazionali, a Treviso sono state decine e decine le richieste rivolte dai cittadini al Suem per malori, difficoltà respiratorie e nausea legati agli eccessi di cibo, vini e alcolici durante il pranzo natalizio.
Le squadre dei Pronto soccorso trevigiane, specie nel pomeriggio di ieri, giorno di Natale, hanno dovuto fronteggiare innumerevoli richieste di intervento, a causa di sintomatologie legate ad un eccesso di cibo, ossia alle classiche abbuffate. E non sono mancati i ricoveri spontanei, tra cui moltissimi anziani.
Il 118 ha lavorato senza sosta, prestando il suo intervento in ristoranti e abitazioni private, sebbene tutti i pazienti hanno lamentato, indipendentemente dal luogo in cui hanno consumato il pranzo natalizio, gli stessi sintomi, ossia pancia gonfia, difficoltà respiratorie, nausea a volte generata anche dall’abuso di alcol.
La centrale operativa del Suem ha effettuato circa 40 interventi, tutti dopo le 12.30 ma anche la serata di ieri non è stata da meno poiché i malori improvvisi, dopo i lauti pasti e dopo aver esagerato con le bevande alcoliche, sono stati una costante. C’è chi è svenuto in chiesa, in particolare anziani e persone fragili, ma non per le abbuffate, bensì per il freddo che sta mettendo a dura prova, in queste ore, la nostra penisola.
Senza ombra di dubbio, la tempestività degli operatori del Suem, veri e propri angeli in divisa, ha scongiurato che tutto potesse prendere una piega peggiore. Il Natale, come tutte le feste, del resto, sottende dei pericoli e la riprova è quanto accaduto a Treviso. Per fortuna, non si è trattato di nulla di gravissimo ma il panico ha preso comunque il sopravvento.