Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 ha interessato nella tarda mattinata di venerdì 23 maggio l’area dei Campi Flegrei, facendo tremare la terra alle 12:44. L’epicentro, secondo quanto rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stato localizzato nella zona di Monte Nuovo, tra Pozzuoli e l’area flegrea napoletana.
La scossa, seppur di bassa intensità, è stata avvertita distintamente dalla popolazione di diversi quartieri di Napoli, in particolare Bagnoli, Fuorigrotta e l’area occidentale della città. Numerose le segnalazioni da parte dei cittadini, molti dei quali hanno descritto un forte boato precedere un breve ma netto tremore. Sui social network, in particolare nei gruppi locali come “Vivere Pozzuoli”, si moltiplicano le testimonianze: “Ho sentito un botto fortissimo, sembrava un camion contro casa”, ha scritto un utente.
“Pensavo fosse un’esplosione, poi la casa ha tremato”, ha commentato un altro. Nonostante la preoccupazione diffusa, non sono stati riportati danni a edifici né feriti. Le autorità locali e la Protezione Civile stanno monitorando la situazione, invitando i residenti alla calma e a seguire eventuali aggiornamenti ufficiali. L’evento sismico si inserisce in un contesto di crescente attività nella zona vulcanica dei Campi Flegrei.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Osservatorio Vesuviano, tra il 12 e il 18 maggio si sono verificate ben 151 scosse nell’area, con due sciami principali tra Pozzuoli e Agnano-Pisciarelli. Alcuni eventi precedenti, registrati a marzo, avevano raggiunto magnitudo comprese tra 3.9 e 4.4.
Il sollevamento del suolo, fenomeno legato al bradisismo, continua a mostrare un incremento costante: circa 15 millimetri al mese nella zona del Rione Terra. In un’area tanto delicata dal punto di vista geologico, anche scosse di lieve entità possono generare forte apprensione, e il monitoraggio resta costante.