Musica italiana in lutto, Mina è morta. Il tragico annuncio è arrivato in questi minuti (2 / 2)

 

Aveva solo 53 anni, Mina Pesce e si è spenta, lasciando un vuoto raggelante nel mondo della musica. Il suo talento è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Violinista, neodiplomanda al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, venne notata non da un nome qualsiasi ma da Norbert Brainin, leggendario primo violino del Quartetto Amadeus.

Mina aveva solo 22 anni e Norbert, non appena lei cominciò a suonare la Sonata in mi minore di Morzart per violino e pianoforte, spalancò le porte dell’aula Respighi, tuonando: “Tutti dovete ascoltare”. Gli allievi e i docenti rimasero letteralmente estasiati dalla sua interpretazione. Un amore incondizionato, superlativo, totalitario, quello per la musica.

Ha cercato di trasmettere i suoi insegnamenti ai tanti colleghi con cui ha condiviso quartetto e orchestra e a tutti gli alunni che, nel corso della sua lunga carriera, costellata di successi, ha incontrato sul suo cammino. Purtroppo la malattia si è impossessata di lei. Da grande guerriera, ha lottato sino allo stremo delle sue forze, cercando di sconfiggere il male sino alla fine. Lo ha fatto sino all’ultimo, fino a quando ha avuto le forze. Poi, poche ore fa, è arrivata la notizia del suo decesso. o. Dalla sua casa a Toritto sono passati tanti ragazzi che grazie a lei hanno avuto accesso alla scuola di pianoforte del Conservatorio Piccinni… quei tanti alunni che sono rimasti senza parole dinnanzi al suo decesso.

I funerali della grande Mina si svolgeranno nella chiesa madre di Toritto, quella in cui, 18 anni addietro, era convolata a nozze con Nino, l’amore della sua vita, proprio nel giorno di San Francesco di cui era devota. La grande Mina ci ha lasciati. Un addio in punta di piedi ma che fa tanto rumore, poiché nessuno mai la dimenticherà. Un vuoto pazzesco, quello lasciato dalla sua dipartita anche se siamo certi che la sua musica continuerà ad allietare il Paradiso.

Si sa, gli angeli come lei sanno addolcire anche il Paradiso. Ci stringiamo al dolore della dei familiari della grande violinista, maestra di pianoforte, rivolgendo loro un abbraccio sentito, seppur virtuale. Il dolore è tanto per tutti, per i colleghi, per gli studenti ma ciò che ha seminato, resta, così come il potere della musica di superare ogni barriera, anche la morte, restando indenne nel tempo.