Muore poliziotto di 34 anni, dramma in Italia (2 / 2)

Il poliziotto che vedete sorridente in foto si chiamava Ciro Calcagno, aveva 34 anni, ed era in forza all’UPG della Questura di Napoli; senza mai sottrarsi alle situazioni più difficili e rischiose. Purtroppo Ciro è stato strappato all’affetto dei suoi cari mentre, a bordo della sua auto, fuori servizio, nel giorno di Santo Stefano, è rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale che non gli ha lasciato scampo. E’ accaduto a Villaricca, in provincia di Napoli.

Un frontale, tra l’auto della vittima e un’altra vettura, in via Enrico Fermi, mentre era assieme alla sua compagna Carla, è stato talmente violento che solo un miracolo avrebbe potuto salvare il 34enne.  Immediatamente, allertati dai testimoni oculari, sul posto sono giunte le autoambulanze del 118. Gli angeli vestiti di rosso, che sono sempre al servizio dei bisognosi e che non finiremo mai di ringraziare, hanno prontamente trasferito i feriti presso il pronto soccorso dell’Ospedale La Schiana di Pozzuoli. Mentre Carla è rimasta ferita, per Ciro le cose, purtroppo, sono andate diversamente.

Troppo violento l’impatto, troppo profonde e laceranti le ferite per cui, tra la disperazione, il suo cuore ha cessato di battere, proprio in quel giorno che era iniziato all’insegna della spensieratezza e della gioia. Un’intera comunità, quella di Melito di Napoli, è devastata dalla tragedia che si è portata via un loro concittadino stimato, benvoluto. Ad oggi, i carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente fatale, che ha ferito la compagna del poliziotto spirato e, lievemente, colui che era alla guida dell’altra auto coivolta.

Continua la scia di sangue lungo le strade italiane e non può essere omesso un importante elemento: il sinistro è avvenuto sulla strada che collega i comuni di Giugliano e Villaricca. Si tratta di un tratto molto pericoloso che, più volte, i residenti hanno portato all’attenzione, chiedendo interventi urgenti, volti a prevenire il gran numero di sinistri che avvengono proprio lì. Tra i tantissimi messaggi di cordoglio, riga i volti di lacrime quello di Filippo, un amico della vittima.

Straziato dalla prematura morte di Ciro, Filippo lo descrive così: “Amavi la vita…amavi il tuo lavoro…amavi la tua città…amavi la tua donna. Ieri mattina ci siamo sentiti per gli auguri di Natale e come ogni volta la chiamata si è conclusa con un abbraccione forte, occhio vivo e…Stamattina ho appreso la terribile notizia. Riposa in pace, amico mio: il tuo sorriso e la tua voce rimarranno impressi nel mio cuore”.