Come si ricorderà il Governo italiano aveva previsto una multa di 100 euro a tutti gli italiani over 50 che non hanno voluto adempiere volontariamente alla campagna vaccinale contro il Sars-CoV-2 o che non avevano completato il ciclo vaccinale anti Covid-19 con tutte e tre le dosi previste.
Le multe sono arrivate anche a quelli italiani che ad esempio, per motivi personali o perché ammalati, non hanno potuto completare il ciclo per tempo. Ovviamente non per tutti sono scattate le sanzioni; infatti si dava la possibilità anche di giustificare il perché non si era potuto adempiere alla campagna vaccinale. Nelle lettere di avviso di inizio del procedimento sanzionatorio c’era scritto infatti che si “potrà comunicare all’Azienda Sanitaria Locale, competente per territorio, l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dell’obbligo vaccinale”.
Proprio per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale, una over 50 si è vista recapitare la sanzione di 100 euro da parte dell’Erario. Il Giudice di Pace di Velletri, con la sentenza numero 721/2023 ha stabilito che le sanzioni in questione sono da annullare per “Difetto di legittimazione sostanziale dell’Agenzia delle entrate”.
In parole povere il Ministero della Salute non aveva potere di delega nei confronti della stessa Agenzia. Su questo punto si basa la sentenza, storica, del Giudice di Pace di Velletri.
Molti italiani, ricevendo anche il solo avviso di inizio del procedimento sanzionatorio, hanno preferito infatti pagare la multa onde evitare di andare incontro a spiacevoli inconvenienti. Secondo quanto stabilito dal Giudice di Pace di Velletri la signora, assistita dall’associazione “Avvocati Liberi”, dovrà essere risarcita della somma di euro 600 per le spese della lite. Insomma la multa è stata annullata e adesso è possibile che molti italiani che hanno pagato la sanzione in questione possano rivolgersi al Giudice di Pace della loro città per cercare di annullare la multa e ottenere un risarcimento.