Continuano quindi le indagini da parte della magistratura turca per fare chiarezza sul decesso di Julia Ituma. Al momento l’ipotesi principale è quella che la pallavolista abbia compiuto un gesto volontario. Ma si scava a fondo per capire i motivi che l’avrebbero portata a fare ciò.
La ragazza aveva giocato una partita di Champions League proprio ad Instanbul, match perso per 3 set a 0 e che aveva decretato l’uscita di scena delle novaresi dalla competizione internazionale. Il giorno dopo era previsto il rientro della squadra in Italia. La polizia turca ha sequestrato anche il cellulare di Julia, in modo da poter capire che cosa sia realmente successo.
Proprio dal cellulare potrebbero arrivare informazioni utili a capire i motivi del gesto della pallavolista. Si ricorda che la Ituma è deceduta dopo aver fatto un volo di diversi metri dal sesto piano dell’hotel in cui alloggiava con la squadra. Si diceva per l’appunto del cellulare.
Poco prima di perdere la vita Julia avrebbe parlato con un amico al telefono, il quale avrebbe poi lanciato dei messaggi di allarme alla compagna di stanza di Julia, Lucia Varela Gomez: l’amico affermava che Julia non era tranquilla, poi non è più riuscito a mettersi in contatto con lei. Le compagne di squadra e le amiche hanno confermato che egli non fosse il suo fidanzato.
Da quanto si apprende dalla testata giornalistica Open, il colloquio con l’amico sarebbe durato diversi minuti. Secondo il quotidiano turco Hurriyet, prima di morire Julia avrebbe scritto “arrivederci” nel gruppo WhatsApp della squadra. La madre nel frattempo ha dichiarato di non credere all’ipotesi del suicidio, visto che sua figlia anche nei giorni precedenti si era mostrata serena, e quella sera stessa l’aveva chiamata per raccontarle della partita andata comunque male. La mamma della pallavolista ha inoltre dichiarato che la polizia turca ha cancellato qualsiasi contenuto dallo smartphone della giovane: la donna vorrebbe essere messa a conoscenza del contenuto.