Ivano Marescotti è morto a causa di un tumore. I tumori maligni rappresentano la seconda causa di morte in Italia, subito dopo le malattie cardiovascolari e la loro incidenza è in costante aumento, anche se, al giorno d’oggi, quasi la metà dei tumori risultano curabili.
Fondamentale è la diagnosi precoce, che serve a bloccare tempestivamente la sua crescita all’interno del nostro corpo. Essenziale è non sottovalutare i sintomi che possono lasciarci pensare ad un cancro. Ma quali sono? Non esistono sintomi specifici, ma i più comuni sono: stanchezza, perdita di peso involontaria, febbre, ittero, sudorazione notturna, prurito, dispepsia.
Purtroppo il destino sembra essersi accanito su di lui, in quanto l’attore morto sabato 26 marzo all’età di 77 anni, non era mai riuscito a superare la morte di suo figlio Mattia, che se ne andò per un tumore a soli 44 anni. Aveva parlato dell’atroce sofferenza di quel lutto, nel suo libro autobiografico Fatti Veri. Un racconto straziante, affidato alle pagine di quel libro, in cui parlò degli ultimi istanti di vita di suo figlio e della sua scelta inconsueta di andare in scena il giorno della sua morte.
Mattia Marescotti era il primo figlio di Ivano. Furono queste le sue parole: “Ciao Mattia, ci vediamo domani, ciao. Aprì gli occhi. Le labbra accennarono un movimento, ma non ne uscì nulla. Non stetti a insistere e lui si riassopì. Uscendo dalla stanza lo guardai, disteso sul letto, fra altri due malati. Pensai che quell’immagine sarebbe stata probabilmente l’ultima di lui vivo”.
Marescotti si lasciò andare ad una confessione forte: “Sono andato in scena il giorno del funerale di mio padre e anche di quello di Mattia. È stata la mia elaborazione del lutto. La sovrapposizione delle risate del pubblico e del mio pianto fu incredibile. Ma è proprio lì che mi sono sentito più vicino a loro, molto di più che accanto alla loro bara”. Il suo personalissimo modo di affrontare la dipartita di due delle persone più importanti della sua vita.