Il 27 marzo 2022, Maria Elia, questa splendida ragazza, si è spenta a soli 17 anni, 3 giorni dopo essere stata ricoverata per una doppia infezione all‘ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Da allora, i suoi genitori, che hanno perso la loro amata figlia, un qualcosa di per sé ritenuto contro natura, continuano a chiedersi la stessa domanda: Maria, la loro Maria, poteva essere salvata?
Dopo una prima archiviazione, ora la Procura umbra ha iscritto nel registro degli indagati cinque medici, mentre il gip ha disposto una nuova perizia sul corpo della studentessa, come si può apprendere da leggo.it e da diversi altri siti che si sono occupati del caso. Lo scopo del provvedimento del gip è quello di chiarire se la struttura sanitaria e il personale medico hanno eventuali responsabilità, dopo che gli accertamenti medico-legali hanno svelato che la ragazza aveva due infezioni: una virale, un’influenza di tipo suino, e una batterica, provocata dallo streptococco aureo.
I periti, come riportato su leggo.it, dovranno specificare al giudice competente “se ci siano stati ritardi nella diagnostica” e “se le terapie siano state corrette” o ancora se da parte dei medici, ci siano stati omissioni o negligenza “in relazione alle cognizioni tecnico-scientifiche che deve possedere il personale medico che si è occupato della paziente, e se tali omissioni o errori abbiano influenzato il decorso della patologia, ponendosi in correlazione con il decesso”. Tutto questo è stato ampiamente specificato dalla procura.
La procura di Perugia, dopo l’esame autoptico, aveva disposto l’archiviazione del caso, ma i genitori della 17enne hanno opposto ricorso, riavviando l’iter dell’inchiesta. Un altro dubbio che attanaglia i genitori della povera vittima, è se Maria si sarebbe potuta salvare grazie alla procedura di ossigenazione extracorporea, che all’epoca dei fatti, in piena pandemia, era stata sospesa.
La Procura di Perugia ha indagato per omicidio colposo un anestesista e quattro medici specializzandi dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. Ovviamente il caso di questa splendida ragazza merita di essere accertato, con tutti i mezzi leciti possibili, scongiurando eventuali responsabilità a carico di chi avrebbe potuto salvarla dalla morte. Continueremo a seguire la vicenda, offrendovi i dovuti aggiornamenti. Intanto tutta la nostra vicinanza va ai genitori della giovane Maria Elia.