Monreale choc, identificato il complice di Salvatore dal video di sorveglianza (2 / 2)

Le indagini sulla strage avvenuta a Monreale nella notte tra il 26 e il 27 aprile 2025 si stanno focalizzando su due figure chiave, oltre al già arrestato Salvatore Calvaruso, 19 anni, reo confesso del triplice delitto. Calvaruso è stato individuato anche grazie alle testimonianze che lo descrivono come “di bassa statura” e con un giubbotto nero.

La sua presenza è stata confermata da diversi elementi: ha perso gli occhiali sulla scena del delitto, ha abbandonato lo scooter con cui era arrivato e ha tentato di far denunciare il furto del mezzo per coprire le proprie tracce. Il giubbotto è stato rinvenuto dagli inquirenti, che hanno proceduto al fermo. Calvaruso ha confessato di aver fatto partire dei colpi, sostenendo però di essersi difeso.

Ora l’attenzione degli investigatori si sposta sui due complici, che secondo gli inquirenti avrebbero avuto un ruolo decisivo. Di chi si tratta? Il secondo a far partire i colpi indossava un giubbotto bianco tipo “Blauer” ed era a bordo di una moto Bmw GS scura, condotta da un uomo descritto come alto circa un metro e novanta, robusto, con barba scura e denti rovinati, riconoscibile anche per il casco Momo Design.

Un testimone lo ha sentito urlare al passeggero di far partire i colpi ad altezza d’uomo. È emerso che successivamente anche Calvaruso è salito su quella moto, fuggendo insieme agli altri due. Quando ha fatto ritorno allo Zen, il secondo ragazzo non era più con lui.

I tre, appartenenti a gruppi di giovani dello Zen e di Borgo Nuovo, erano già noti per aver frequentato Monreale nei giorni precedenti. Non avevano dato nell’occhio, ma alcuni testimoni riferiscono che a Palermo si erano già distinti per atteggiamenti provocatori. Gli inquirenti stanno ora ricostruendo i movimenti e i contatti nei giorni precedenti all’accaduto, cercando riscontri per identificare ufficialmente i due complici.