Monreale, blitz improvviso dei carabinieri nel quartiere Zen (2 / 2)

Nelle scorse ore secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale ci sono stati altri fermi per i fatti di Monreale. Un terzo ragazzo è infatti stato fermato dopo un blitz nel quartiere Zen di Palermo.

Qui si sono concentrati le indagini degli investigatori sin da subito dove hanno ricercato i complici del 19enne. L’altro ragazzo fermato è Mattias Conti, 19 anni accusato di aver partecipato assieme agli altri ai fatti di Monreale. Le accuse nei suoi confronti sono di concorso in strage, lesioni personali aggravate, detenzione illegale e porto abusivo di rivoltella.

I famigliari dei tre ragazzi a cui è stata tolta la vita annunciano giustizia. In particolare da quanto si apprende dalla stampa nazionale Marco Pirozzo fratello di uno dei ragazzi deceduti ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale afferma che lo Stato gli ha lasciati soli.

“Oltre al dispiacere, sento un’amarezza profonda: l’assenza di vicinanza da parte delle massime autorità dello Stato. Nessuna parola, nessun gesto, nessuna attenzione da chi dovrebbe rappresentare e tutelare ogni cittadino” – ha scritto nella lettera a Mattarella Pirozzo.

E nel frattempo alcune persone, famigliari dell’ultimo fermato, avrebbero lasciato in fretta e furia il quartiere Zen di Palermo. Qui infatti avrebbero ricevuto parole grosse e anche intimidazioni alla loro vita motivo per il quale le famiglie hanno deciso di lasciare i loro alloggi e trasferirsi altrove.

Una vicenda davvero molto particolare che ha colpito tutta Italia. Vedremo se si conosceranno a breve ulteriori dettagli su questo assurdo episodio. Ricordiamo che i ragazzi deceduti sono Massimo Pirozzo, Andrea Miceli e Salvatore Turdo.