Il ruolo di attrice non è affatto facile se si deve interpretare la storia di una giovanissima ragazza, affetta da un cancro terminale, che purtroppo, non ce l’ha fatta. L’attrice di Lulu Forever 19, si è dovuta immedesimare nei panni di Lulu Blundell, una studentessa inglese di soli 19 anni, dell’Università di Newcastle, in Inghilterra, che si è spenta a Capodanno per colpa di un brutto male.
Lulu avrà 19 anni per sempre in quanto la sua voglia di vivere, la dignità con cui ha affrontato, sino alla fine dei suoi giorni, il brutto male, sono un esempio per tutti. La sua storia, subito dopo il decesso, è diventato un “corto”, prodotto dalla Teenage Cancer Trust, un ente di beneficenza britannico impegnato nella sensibilizzazione e nel sostegno dei giovani tra i 13 e i 24 anni a cui viene diagnosticato un tumore maligno.
Peraltro Lulu, dotata di spirito altruista, solidale, nonostante la sua lotta, aveva deciso di aiutare tutti i pazienti oncologici come lei e, attraverso questa Ong, aveva anche organizzato una corsa benefica, la “Run With Lulu”, riuscendo a raccogliere 21mila sterline da destinare alla fondazione.
Lulu Blundell aveva solo 15 anni quando ha ricevuto la diagnosi di sarcoma di Ewing, una patologia molto rara che colpisce i tessuti ossei ma, sottoponendosi ad estenuanti sedute di chemioterapia, il 20 gennaio 2020 viene dichiarata guarita, seppur con una gamba amputata. L’incubo si è ripresentato nel 2022.
Tutto è iniziato da un forte dolore alla spalla ma è ormai troppo tardi perché il tumore è diventato metastatico, estendendosi al torace e alle braccia ed è in fase terminale. Nonostante tutto, pur sapendo che non le restava molto da vivere, Lulu ha vissuto al massimo sino a quando si è spenta. Il cortometraggio in sua memoria è stato riprodotto con assoluta fedeltà alla storia della giovane ragazza diventata un angelo, commovendo il mondo intero.