Mollano tutto per emigrare in Norvegia: "Stipendi da 4mila euro lavorando come.." (2 / 2)

La Norvegia è uno dei Paesi che si trovano al Nord dell’Europa. Nonostante il suo clima sia piuttosto freddo, non si può dire sicuramente nulla sulla qualità della vita, che sarebbe migliore di quella di moltissime nazione europee, Italia inclusa.

Il problema del lavoro in Norvegia non sembra esserci, anzi in questo periodo moltissime persone vogliono trasferirsi nel Paese in questione, attratte sicuramente non dal clima ma dagli stipendi che sono tra i piĂą alti in Europa.

La Norvegia quindi sta facendo molto parlare a causa delle convenientissime condizioni di lavoro e anche come qualità della vita. In questi giorni la nazione nordica sta facendo molto parlare a causa di una notizia che si è diffusa sui principali media nazionali italiani e che vuole che in Norvegia gli infermieri vengano pagati quasi 4 mila euro al mese, con casa gratis e voli di ritorno nel proprio paese offerti dal datore di lavoro.

E la notizia corrisponderebbe a veritĂ  in quanto due giovani italiani, Giulia Cellini, 32 anni di Ferrara e Michele Calvisi, 28 anni di Sassari, di professione infermieri, hanno seguito diverso tempo fa il consiglio di trasferirsi in Norvegia per svolgere la loro professione. E si stanno trovando a meraviglia.

“Sono 320 corone norvegesi l’ora, ovvero 27,40 euro l’ora. Nel mese di luglio, per esempio, ho lavorato 20 giorni in totale per 5700 euro lordi, 3380 euro netti. E nel conteggio mancano straordinari e notti, che non faccio. Altrimenti sarebbero molti di più. C’è anche un bonus estivo per chi lavora da giugno ad agosto: sono 250 euro a settimana” – così ha riferito Giulia in una intervista ai media nazionali italiani. Bollette e affitto sono pagati dall’agenzia, anche se lei adesso ha deciso di andare a vivere in affitto dove paga circa mille euro al mese.

Nonostante l’altissima cifra ogni mese le viene rimborsata la metà dei soldi. “Qui in Italia la professione infermieristica è sottopagata e l’ambiente pessimo” – così ha spiegato inoltre Michele. “Contratto a tempo indeterminato, alloggio gratuito, bollette pagate, bonus di 1000 euro annuali per i voli, e l’auto in uso (con rimborso del carburante) per gli spostamenti da una struttura all’altra” – così continua Michele. Entrambi per il momento non hanno nessuna intenzione di tornare a vivere e lavorare in Italia.